Inzaghi: “Juve? Niente ricette, ma l’Inter dovrà dare il 120%. E su Bastoni…”

L’allenatore alla vigilia della finale: “Saranno decisivi i dettagli. Bisogna giocare con corsa, aggressività, determinazione”. Handanovic: “Dovremo essere più bravi in tutto”

Dal nostro inviato Luca Taidelli

10 maggio – Roma

Simone Inzaghi non cade nel trabocchetto del doppio obiettivo che rischia di scivolargli tra le dita come sabbia. La sua Inter domani si gioca la Coppa Italia contro la Juve e al Cagliari penserà da domani notte. Il tecnico è un asso nelle finali italiane (tre Supercoppe e una Coppa Italia) e con la Juve ha già vinto in due occasioni quest’anno.

Orgoglio

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“L’8 luglio non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa situazione – gonfia il petto Simone -. Abbiamo disputato una grandissima stagione in cui abbiamo pagato la flessione con 7 punti in sette partite. Ma quel calo è valso una finale di Coppa e un grande ottavo di Champions contro il Liverpool. Quindi ci sta. In una finale decidono i dettagli, dovremo essere più bravi di loro e dare il 120%. Terminata la partita, penseremo al campionato. Ormai la Juve la conosciamo, è una squadra fortissima, ma contro di loro abbiamo già fatto bene. Anche se domani si azzera tutto. Ma giocare una sfida così importante, in questo stadio che mi ha dato tanto e con centinaia di paesi collegati ci darà ulteriore carica. Anche se quella in una finale non manca mai. Come abbiamo dimostrato volendo vincere a tutti i costi il precedente in Supercoppa”.

Tifosi e formazione

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Il tecnico commenta anche il gemellaggio tra i tifosi dell’Inter e quelli della Lazio, uniti anche domani per andare oltre l’ostacolo: “Ho allenato Lazio e Inter e sono due tifoserie gemellate, molto passionali che trascinano le proprie squadre. In casa e in trasferta ci siamo sempre sentiti accompagnati da un grandissimo pubblico. La trasferta di Udine era importantissima e la nostra tifoseria ci ha appoggiato dall’inizio alla fine. Domani sera sappiamo che sarà altrettanto importante. Mi fa piacere sapere del corteo dei tifosi a ponte Milvio e sappiamo che domani saremo accompagnati da una tifoseria eccezionale”. Così invece sui dubbi di formazione: “Ne ho in ogni reparto, ma sono tutti a disposizione tranne Vecino, che dovrà fermarsi qualche giorno. Bastoni ha svolto solo un allenamento e mezzo in gruppo. Domani c’è un’ultima esercitazione e farò la scelte finali”.

Handanovic

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Al fianco di Inzaghi siede capitan Handanovic: “Volevamo andare in finale dopo tanti anni e ci siamo riusciti. Domani dobbiamo essere più bravi di loro in tutto. Non basta una cosa, come abbiamo visto nelle altre tre partite che sono state equilibrate. A Torino hanno fatto meglio loro, in casa e in Supercoppa noi. Mi aspetto una partita combattuta ed equilibrata. Se è più difficile vincere la Coppa o lo scudetto? Bella domanda. Sicuramente noi pensiamo a domani, poi vediamo quello che succede. Negli ultimi anni all’Inter sono cambiate tante cose, proprietà e obiettivi. Per vincere serviva un percorso. Sono stati anni difficili, con piazzamenti in cui l’Inter non era abituata a stare. Con il lavoro di tutti si è arrivati di nuovo a competere per i trofei, lì dove l’Inter deve stare. Chi toglierei alla Juve? Nessuno perché le finali devono essere giocate con gli uomini migliori, dell’Inter e della Juve. Loro sono pericolosi in transizione, aspettano più alti per ripartire”.

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