MILANO – Non si ferma la marcia dell’Inter capolista che piega per 2-1 il Genoa ed allunga a +15 sulla Juventus seconda in classifica. Le parole di Simone Inzaghi ai microfoni di Sky Sport dopo il successo contro il Grifone: “Il destino in mano? Chiaramente, abbiamo 15 punti dalla Juve messi da parte in 33 giorni. Bisogna stare attenti, siamo tanti anni nel calcio e sappiamo che avremo tante partite ravvicinate. Ora ne avremo altre tre prima della sosta molto impegnative, ci prepareremo nel migliore dei modi. Ringrazio il gruppo perché abbiamo vinto 12 partite in 50 giorni, non dobbiamo guardare indietro ma solo avanti. Ora testa al Bologna“
Sulla prestazione di Asllani
“Va fatto un plaso ad Asllani, ha fatto tre partite in una settimana ed è stato preziosissimo. È stato molto bravo: a Lecce era una gara intensa, poi Atalanta e Genova. Voglio fargli un plauso pubblicamente perché se lo merita. Frattesi e Calhanoglu spero possano recuperare per Bologna, in queste prossime tre partite avrò bisogno di tutti perché saranno gare impegnative“.
L’Inter dei record
“Noi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, sappiamo i nostri obiettivi. In campionato ci sono ancora 11 partite e 33 punti, non dobbiamo mollare un centimetro. Per le rotazioni me lo dice il campo: 30 giorni fa mi parlavano di Arnautovic e Sanchez, leggo e sento tutto. Ci hanno paragonato anche alla Red Bull, ma è il lavoro che ci ha fatto arrivare in questo momento ma dobbiamo continuare. Arna e Sanchez per me non sono una sorpresa, sono fondamentali, poi hanno trovato davanti a loro Lautaro e Thuram ma in questo percorso se non avessi avuto anche loro due non sarebbe stata così. E parlo anche degli altri“.
Progettista o pilota della macchina perfetta?
“C’è il lavoro quotidiano dello staff e dei giocatori, supportati da una società che è sempre al nostro fianco e cerca sempre di aiutarci. Ho la fortuna di avere questo gruppo e dobbiamo continuare. Abbiamo vinto la Supercoppa, abbiamo raggiunto il Mondiale per Club e ora dobbiamo andare in fondo in campionato, giocando nel migliore dei modi una Champions che sarà difficile“.
Sulla situazione degli arbitri
“Stasera ho fatto 300 partite in A, con le altre competizioni 400. Dico che siamo fortunati in Italia, anche se qualcosa si sta sbagliando. Come sbagliamo noi allenatori, io per primo. Oggi mi sono arrabbiato per un fallo non concesso su Asllani, ma dobbiamo cercare di aiutarli anche se l’adrenalina non aiuta. Andando all’estero non ci possiamo lamentare della nostra classe arbitrale, sarà un grande passo in avanti quando noi per primi non chiederemo chi sarà l’arbitro o il VAR“.
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