Inzaghi: “Intensi e mai disuniti, è così che si vince. Rammarico? Nel calcio si pensa al domani”

L’allenatore dell’Inter dopo il 2-0 al Lecce: “Ora la testa va alla trasferta contro lo Spezia, ma ci sono ancora tante competizioni da affrontare, serve il contributo di tutti. Gosens mi convince da tempo, Dumfries è tornato scarico dal Mondiale”

La richiesta è stata esaudita e la missione portata a termine: come aveva sperato Simone Inzaghi, l’obiettivo per cui la squadra aveva lavorato una settimana intera. Testa e corpo, carattere e corsa, qualità e quantità. L’allenatore è soddisfatto dopo il 2-0 sul Lecce: “Abbiamo disputato un ottimo match, con un approccio giusto senza mai abbassare l’intensità. Abbiamo voluto la vittoria fino dall’inizio – spiega Inzaghi – contro una squadra che aveva creato problemi a tutti. Nel secondo tempo il gol di Lautaro Martinez ci ha poi agevolato il lavoro, chiaramente”.

Orgoglio

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Le dichiarazioni di Inzaghi sono una raffica di aggettivi d’elogio per i suoi giocatori: “Intensi, determinati e aggressivi. Nel corso della partita ci può essere qualche imprevisto, ma la squadra non si è mai disunita ed è così che si vincono le partite”. E poi c’è spazio anche per un’analisi più tecnica: “Loro ci venivano a prendere aggressivamente con le mezzali a uomo sui nostri centrocampisti, ma noi abbiamo fatto la partita che avevamo preparato. Grazie mille ai ragazzi – continua l’allenatore -, che hanno mantenuto alta la concentrazione dal primo all’ultimo minuto”. In copertina, come sempre, l’argentino capocannoniere della squadra: “Lautaro sta avendo un rendimento costante ed è importantissimo per noi, che dobbiamo portare in alto l’Inter. Rammarico per il distacco dal Napoli? Guardando il campionato si poteva sicuramente fare di più, ma in un anno e mezzo abbiamo fatto cose buonissime. Dobbiamo tenere alta la concentrazione come oggi, ci sono ancora tante competizioni da affrontare”.

I singoli

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Le domande dei giornalisti inducono poi Inzaghi a parlare di alcuni giocatori che stanno tornando ai vecchi fasti: “Gosens mi sta convincendo da tanto tempo, anche quando subentrava a Dimarco a partita in corso, compito che non è mai facile. Anche a Bologna aveva fatto un’ottima gara, a parere mio”. E a chi dice che gli manca uno scudetto per essere davvero un allenatore top, lui risponde così: “Si lavora quotidianamente per quell’obiettivo, ma il passato nel calcio non conta e bisogna guardare al domani, che nel nostro caso è la trasferta contro lo Spezia”. E via con altre individualità sotto la lente d’ingrandimento: “Dzeko? Ottima gara, sempre al servizio della squadra. Non era semplice con i loro centrali sempre a uomo. In settimana poi tornerà anche Correa, avremo bisogno di tutti giocando ogni tre giorni. Dumfries è partito con due palloni non giocati bene, ma l’anno scorso ha fatto benissimo e prima del Mondiale aveva continuato nello stesso modo. Dal Qatar è tornato un po’ scarico, ma sta lavorando moltissimo”. Se l’allenatore riesce nell’impresa di recuperare tutte le pecorelle smarrite…

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