Inzaghi insegue Mourinho: può fare tripletta

Ci torna dopo 13 anni, Simone Inzaghi dopo José Mourinho che in quella stagione indimenticabile (e non solo per i tifosi nerazzurri) realizzò la tripletta, scudetto, Coppa Italia e Champions League. Anche Inzaghi potrebbe piazzare una triplice vittoria, seppure di un livello inferiore visto che al posto dello scudetto ci sarebbe la Supercoppa Italiana. Ma tre titoli, compreso il più prestigioso, darebbero alla stagione interista la dimensione di un trionfo.

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Inzaghi conquista la dodicesima finale

Se contiamo anche la Supercoppa d’Europa è la dodicesima finale continentale per l’Inter (anche se in tre edizioni della vecchia Coppa Uefa le partite erano con andata e ritorno), l’ultima è quella dell’Europa League del 2020, con Conte in panchina, persa contro il Siviglia (2-3) con l’autorete decisiva di Lukaku. La prima è di sessant’anni fa, con la Grande Inter di Angelo Moratti. Finale di Coppa dei Campioni al Prater di Vienna il 27 maggio 1964, Inter 3 Real Madrid 1. A leggere oggi i nomi di quella finale c’è da piangere di nostalgia. L’Inter era quella della filastrocca con Sarti-Burgnich-Facchetti, davanti Mazzola, Suarez e Corso; nell’attacco del Real Madrid giocavano Amancio, Gento, Puskas e Di Stefano. Doppietta di Sandro, gol di Milani e dall’altra parte rete di Felo. L’anno dopo, altra finale di Coppa dei Campioni, altra vittoria, stavolta in casa, a San Siro. Uno a zero, gol di Jair, vittima il Benfica di Eusebio. L’Inter quella sera indossava una maglia splendida, quella bianca con la banda orizzontale nerazzurra. Se i designer di oggi guardassero indietro, farebbero affari d’oro.

Inter, le finali europee

La prima sconfitta interista in una finale di Coppa dei Campioni è del ‘67, due a uno per il Celtic di Jimmy Johnstone, un’ala (giocava col 7) dal dribbling infinito, gol di Mazzola su rigore e rimonta degli scozzesi. Ai nerazzurri andò male anche nel ‘72, contro l’Ajax a Rotterdam, 2-0 per i lancieri, doppietta di un tale Crujff che in quella squadra giocava accanto a Krol, Hulshoff, Surbier e Haan. L’Inter è tornata a vincere una finale di Coppa a oltre vent’anni di distanza, non era più la Coppa dei Campioni (che qualche anno dopo avrebbe cambiato nome diventando Champions League), ma la Coppa Uefa, vittoria in una sfida italiana contro la Roma, 2-0 all’andata a San Siro (Matthäus e Berti), 0-1 al ritorno (Rizzitelli). Altre tre finali di Coppa Uefa (due vinte contro Salisburgo nel ‘94 e Lazio, partita secca, nel ‘98, una persa contro lo Schalke 04 nel ‘97), prima di arrivare all’anno della beatificazione mourinhana, il 2010.

Il trionfo di Mourinho

Finale a Madrid contro il Bayern Monaco. Era stato sufficiente dare un’occhiata al riscaldamento per intuire che per i bavaresi non c’era scampo: da una parte l’imprendibile centravanti Milito, dall’altra il pachidermico difensore Demichelis. Due a zero per l’Inter, doppietta di Milito. Nell’estate successiva, i nerazzurri allenati da Rafa Benitez hanno perso la Supercoppa Uefa contro l’Atletico Madrid. In finale di Champions, dopo l’Inter di Mourinho è arrivata per due volte la Juventus di Allegri, prima a Berlino (3-1 per il Barcellona), poi a Cardiff (4-1 per il Real Madrid). Era il 3 giugno 2017. Sei anni dopo, ci riprova l’Inter.


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