Inzaghi-Gattuso, amici contro: più forti allenando se stessi

Pippo e Rino faccia a faccia domenica dopo una vita di destini incrociati: dalla cura dei dettagli al lavoro, dalla gavetta alle gioie di Benevento e Napoli. E quella predizione al supercorso di Coverciano: “Pippo sarà il più bravo allenatore di tutti”

Era il 2013, probabilmente. Seguivamo la Nazionale di Cesare Prandelli che si allenava al Centro Tecnico di Coverciano. Nell’area del bar incrociammo Rino Gattuso in tuta, studente al Supercorso. Chiacchiere in libertà. A un certo punto fa: ”Ma lo sapete chi tra noi diventerà il più bravo allenatore di tutti?” No. “Pippo Inzaghi. Sì, Pippo. Perché voi giornalisti avete scritto un sacco di sciocchezze (il termine era più colorito ndr): il fiuto del gol, l’istinto del cobra, la palla innamorata che andava dal bel Pippo… Sciocchezze (vedi sopra ndr). La verità è che Pippo studiava tutti i difensori che avrebbe affrontato, sapeva da che lato faticavano a voltarsi, qual era il piede debole. Tutto. Poi in partita passava alla cassa. E da allenatore avrà la stessa cura maniacale nei dettagli”. Aveva ragione.

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