Inzaghi: “È una finale, non ci sono favoriti. Felice che Zhang sia qui”

Il tecnico dell’Inter alla vigilia della finale di Supercoppa: “Juve più abituata a partite come queste, ma noi vogliamo regalare una gioia ai tifosi: le motivazioni saranno importantissime”

“Le finali sono tutte partite particolari, possono essere decise dal singolo episodio. Dovremo fare una partita di corsa, aggressività e determinazione. Ci saranno momenti in cui la Juve ci metterà in difficoltà, dovremo essere bravi a uscirne”. Simone Inzaghi cerca la terza vittoria in Supercoppa contro la Juventus, dopo le due sulla panchina della Lazio. Ma nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di San Siro non vuol sentire parlare di un’Inter favorita: “Ho avuto la fortuna di giocare tante finali, di favoriti in queste partite non ci sono. Affrontiamo una squadra in salute, con otto risultati utili consecutivi e dopo una rimonta straordinaria. È una squadra abituata a giocare finali, siamo in un ottimo momento e ce la giocheremo con le nostre armi. Saranno importantissimi gli episodi e le motivazioni”.

Classifica e Zhang

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Inzaghi è tornato sulla presunta pressione maggiore data dal primo posto in classifica: “L’ho detto a più riprese: il primato deve essere uno stimolo per noi. Il 20 agosto la netta favorita per lo scudetto mi sembra che fosse la Juventus, noi eravamo tra le squadre subito dietro. Fino alla fine sarà una lotta aperta: Milan e Napoli giocano benissimo, l’Atalanta è a questi livelli da anni, la Juventus sta facendo bene”. Per avvicinarsi alla partita è importante la presenza di Steven Zhang, a Milano in questi giorni: “Sono contento che ci sia fisicamente. In tutti questi mesi l’ho sempre sentito molto vicino, ci sentivamo spesso e ci messaggiavamo prima e dopo ogni partita. Domani speriamo di fare una grande gara per lui, per i tifosi, per la società. Dobbiamo preparaci al meglio”. Superfluo il paragone con la partita di campionato terminata 1-1: “L’ho rivista in questi giorni, è stata una sfida molto contratta. Eravamo entrambe in ritardo, fu un match non bello e giocato al di sotto da entrambe le squadre”.

Chiesa e l’attacco

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La Juve non avrà a disposizione Cuadrado, De Ligt e Chiesa (“Voglio fare un in bocca al lupo a Federico: oltre a essere un grande giocatore della Juve è un patrimonio del calcio italiano”), ma Inzaghi non si fida: “La Juve è una squadra con una rosa importante, Allegri saprà come sostituirli nei migliori dei modi e recupererà Bonucci e Chiellini, quindi avranno una squadra competitiva”. Un punto sulle condizioni dei suoi ragazzi: “Oggi abbiamo l’allenamento, ieri ho visto sul campo quelli che non avevano giocato dall’inizio contro la Lazio. Sono tutti in buona condizione, compresi Dzeko e Correa. Davanti ho tutti giocatori che stanno bene, in ogni partita sceglierò la coppia migliore: averli tutti è una grande risorsa”.

Handanovic

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In conferenza al fianco di Inzaghi è intervenuto Samir Handanovic, a cui è stato chiesto della futura possibile convivenza con André Onana: “Le voci non mi danno fastidio: la competizione nel ruolo è benvenuta. L’importante è avere fiducia in se stessi, non penso a quello che verrà: penso a oggi e domani, vivo alla giornata”. Il portiere nerazzurro si toglie qualche sassolino dopo le critiche per il gol subito contro la Lazio: “Quando l’Inter è imbattuta è merito dei difensori, quando subisce gol è colpa di Handanovic. De Vrij ha valutato male la traiettoria, gli errori miei e di Skriniar sono arrivati di conseguenza. Cerchiamo di fare meno errori possibili e di tenere sempre palla noi”.

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