Inzaghi: "Difenderemo lo scudetto. Hakimi via? Aspetto rinforzi"

MILANO – Simone Inzaghi è sembrato motivatissimo in questo inizio di avventura all’Inter. Ha parlato della sua volontà di difendere lo scudetto conquistando la seconda stella, dell’obiettivo di andare avanti in Champions, ha fatto capire che si aspetta rinforzi sulle fasce e ha annunciato che vedremo Calhanoglu alla Luis Alberto.

Inzaghi, inizia una nuova sfida professionale, che sensazioni prova ad essere sulla panchina dei campioni d’Italia?
“Da parte mia c’è un grande entusiasmo per questa nuova avventura. Ho grandi motivazioni perché ho davanti un lavoro importante. E’ una bellissima sfida: Zhang, Marotta e Ausilio mi hanno convinto subito e ora sono qui con il mio staff. Siamo consapevoli che troveremo una società e un gruppo forte, ma anche tantissimi tifosi che ci staranno vicini per tutta la stagione.”

Cosa ha significato per lei lasciare la Lazio?
“Questo cambiamento sono le motivazioni che mi hanno portato a farlo. All’Inter mi hanno voluto a tutti i costi e so che ci saranno delle difficoltà perché tutti contro di noi daranno il massimo. Faremo di tutto per difendere questo scudetto che abbiamo sul petto e faccio i complimenti alla società, ai ragazzi e a Conte per quello che hanno vinto lo scorso anno.”

Come si può rinforzare questa squadra?
“In questo momento in pochi club si sono mossi. E’ un momento delicato per l’Inter e altre squadre. La società mi ha promesso che la squadra rimarrà competitiva e forte anche senza Hakimi. Con il direttore c’è un contatto quotidiano e il nostro grande obiettivo è difendere lo scudetto vinto e fare un percorso importante in Champions visto che non arriva agli ottavi dal 2010-11.”

Lukaku può arrivare alla Scarpa d’Oro come Immobile?
“L’ho sentito. Ora è deluso per l’eliminazione con il Belgio. E’ una garanzia e con l’Inter lo ha dimostrato sul campo grazie all’aiuto dei compagni.”

Ha parlato con Eriksen?
“Con Eriksen ho parlato prima dell’inizio dell’Europeo, non dopo l’incidente. Mi è dispiaciuto tantissimo perché ci contavo tantissimo. E’ dell’Inter e ha bisogno dei suoi tempi, ma nel frattempo la società ha colto l’opportunità di Calhanoglu che mi è sempre piaciuto tanto. Christian deve stare tranquillo, riposarsi, io lo aspetto a braccia aperte.”

Qual è la prima cosa che cercherà di fare all’Inter?
“Cerco di dare continuità a un lavoro concluso con scudetto. So che avrò un gruppo competitivo, ma quando si cambiano i giocatori c’è da lavorare per restare in alto.”

Ha salutato i tifosi della Lazio con una lettera sul Corriere dello Sport. Cosa proverà quando sfiderà i biancocelesti all’Olimpico?
“Quelli alla Lazio sono stati 22 anni molto intesi nei quali ho avuto la fortuna di vincere in tutti i ruoli, da giocatore a tecnico delle giovanili, ma anche come allenatore della prima squadra. Per me era giunto il momento di cambiare e la spinta dell’Inter è stata forte. Ed eccomi qua.”

Qual è la prima cosa della sua Inter che vorrà vedere?
“Una squadra intensa e sempre dentro la partita. Le gare sono fatte di episodi e le formazioni forti reagiscono agli episodi. Le mie squadra hanno sempre saputo reagire agli episodi negativi e non si sono mai abbattute.”

Ha chiesto di non cedere qualche giocatore dopo Hakimi?
“Sapevamo della partenza di Hakimi che era preventivata. Dopo un solo anno in Serie A, era il più richiesto: sono stati bravi i dirigenti ad acquistarlo un anno fa. La società è già intervenuta tempestivamente con Calhanoglu e lo farà anche in futuro.”

Ha chiesto consigli a De Vrij su come inserirsi all’Inter?
“Ho giocato con Kolarov e Handanovic e ho allenato De Vrij. Con loro c’è un ottimo ricordo e un bel rapporto, ma avrò un ottimo rapporto con tutta la squadra anche perché ho sfidato i giocatori dell’Inter tante volte e sono grandi giocatori.”

In passato poteva andare alla Juventus. Perché non se n’è fatto niente?
“In questi anni ho avuto delle richieste per il lavoro svolto, ma non era ancora il momento di cambiare perché a Roma stavamo lavorando bene. Dopo 250 partite invece adesso era venuto il momento di cambiare e di fronte alla proposta dell’Inter ho accettato subito la sfida dell’Inter.”

Nelle ultime tre stagioni per l’Inter c’è sempre stata un’eliminazione nella fase a gironi della Champions. Sarà possibile andare avanti dosando in maniera diversa le forze con il campionato?
“L’obiettivo dell’Inter è passare il girone, cosa che ultimamente non è riuscita per sfortuna. La Champions è difficile e fisica, in più le squadre all’estero stanno comprando molto. Ci attrezzeremo anche noi per giocare ogni tre giorni, per essere pronti nel migliore dei modi.”

La pressione di dover vincere la spaventa?
“Roma a livello di pressioni è stata una bella palestra. Le pressioni mi piacciono e mi piacciono le sfide, altrimenti non avrei accettato. Per me questa è una grande sfida. Idem per il mio staff. Avrò l’appoggio del presidente e della società. Avremo delle difficoltà con tante squadre che cercheranno di metterci il bastone tra le ruote e in quei momenti dovremo uscire fuori dalle difficoltà ancora più forti”.

Ci racconta la cena con Lotito quando sembrava aver detto di sì alla sua permanenza alla Lazio e invece…
“Nella vita vanno fatte delle scelte. Ringrazierò sempre Lotito per l’occasione che mi ha dato: è un presidente che ha grandi idee. Per me si era chiuso un ciclo: c’era stato il modo per portarlo avanti ancora, ma non si è fatto. In quella cena mi ero preso del tempo per decidere e la mattina dopo ho chiamato Lotito e l’ho avvertito con correttezza.”

Teme che Martinez possa essere ceduto?
“Sapendo del sacrificio di Hakimi, gli altri rimarranno. Abbiamo qualcosa da fare in entrata perché nel mio modo di vedere il calcio gli esterni sono importanti. Young è tornato in Inghilterra, Hakimi è stato ceduto e qualcosa ci manca.”

Qual è il primo obiettivo che le ha chiesto la società?
“Io voglio dare continuità. So che sono venuto in una squadra che ha vinto lo scudetto e che ha ceduto un giocatore importante, ma l’Inter resta una squadra importante. Ho parlato con i rappresentanti della Curva Nord fuori dallo stadio e ho promesso che questa squadra lotterà e darà tutto in campo come vogliono i tifosi.”

Il derby con il Milan sarà anche un testa a testa per lo scudetto?
“Il derby di Roma sappiamo cosa rappresenta per la città, ma c’è rivalità anche a Milano. Il Milan è forte ed è reduce da un ottimo campionato nel quale è rimasto per 20 giornate in testa perché ha un ottimo allenatore. Tra noi e loro sarà una bellissima sfida come quest’anno.”

Calhanoglu può essere il suo Luis Alberto all’Inter?
“Penso di sì perché ha caratteristiche simili. L’ho affrontato in questi anni: ha qualità, quantità ed è abile nei piazzati. Avendo Eriksen infortunato, che nel girone di ritorno è stato importante per la squadra, abbiamo deciso di puntare su Calhanoglu.”

Dimarco può restare?
“Ha fatto molto bene a Verona ed è cresciuto nel nostro settore. Ha dimostrato di poter fare la Serie A e come tutti gli altri lo valuterò. E’ un giocatore su cui puntiamo.”

Perisic lo vede da quinto di centrocampo?
“Lo scorso anno ha fatto questo ruolo bene e ora è in quarantena per il Covid. Lo aspetto a braccia aperte e farà bene nel nostro sistema.”

Barella, Bastoni e Martinez, sono arrivati in finale agli Europei e in Coppa America. Saranno ancora più carichi e “pronti” adesso?
“Già sono giocatori vincenti ed essere in finale adesso è importante per loro. Lautaro è carico e vuole giocarsi la finale al massimo. Gli auguro di vincerla come auguro agli azzurri di conquistare l’Europeo che stiamo giocando alla grande.”

Come giudica la squadra di Conte?
“Una squadra solida che dava l’idea di essere molto compatta, contro la quale era difficile fare gol. Io ho avuto una squadra che ha sempre fatto divertire i tifosi e ha segnato tanto. Spero di far divertire i tifosi con il gioco e i risultati.”

Che giudizio dà dell’Europeo dell’Italia?
“E’ un piacere vedere l’Italia a questo Europeo, ma aveva fatto molto bene anche alle qualificazioni. Bisogna fare i complimenti a Roberto che è stato mio compagno e mio allenatore: incrociamo le dita e speriamo bene per la finale.”

Che ruolo avrà Sensi nella sua Inter?
“Può essere importante. Ho stima e fiducia in lui: sa sempre dove mettersi in campo. Lui conosce la stima che nutro per lui. Dovremo essere bravi ad allenarlo nel migliore dei modi e utilizzarlo quando sta bene perché può essere una grande risorsa per l’Inter.”

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