Inter versione Champions: a Torino Inzaghi punta sui “titolarissimi”

Dopo la sconfitta contro il Bayern, il tecnico è pronto a schierare allo Stadium i giocatori risparmiati con i campioni di Germania: sulle fasce tornano Dumfries e Dimarco. In avanti Lautaro e Dzeko

L’Inter europea prova la conquista dell’Italia. Una squadra che già da settimane si è riscoperta particolarmente bella in Coppa deve confermare di sapersi truccare allo stesso modo anche in campionato. Insomma, se c’è un modo per rosicchiare terreno davanti e rendere credibile la rimonta è continuare a travasare in Serie A l’energia accumulata in Champions. Del resto, battendo il Barcellona a San Siro i nerazzurri hanno rimesso sui giusti binari l’intera stagione: l’Europa è stata l’aspirina che ha curato i mali italiani. La sconfitta indolore in Baviera non ha, comunque, intaccato il mood positivo attorno a Inzaghi: il tecnico non avrà avuto le migliori risposte dalle seconde linee impegnate martedì sera (tra Bellanova, Asllani, Gosens e ancora una volta Correa…), ma ha comunque ben in testa una precisa strategia anti-Juve: dalle zone di campo individuate per far male agli uomini scelti per l’assalto. Dalla conferma di Acerbi, che continua a scalare posizioni, alle fasce arrembanti con i nuovi padroni Dumfries e Dimarco, chiamati a sfruttare certe lacune strutturali dei bianconeri. Fino alla coppia di attacco, obbligata dagli eventi ma anche dallo stato di forma— Lautaro più Dzeko. L’argentino viveva un momento incantato prima di incepparsi in Coppa, mentre Edin, risparmiato dall’inizio, in pochi minuti all’Allianz Arena ha dato prova di avere il piede assai caldo.

Verso Torino

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Dopo lo scivolone col Bayern, causa chiusura dello spazio aereo nel cielo di Monaco, l’Inter si è concessa una notte in più fuori casa. La squadra è atterrata a Milano solo ieri alle 12 e alle 13 la squadra era già in campo ad Appiano: defaticante per i titolari di Champions e allenamento con un po’ di ragazzi per gli altri. Marcelo Brozovic continua, invece, con le sedute personalizzate, aspettando solo il momento di tornare definitivamente in gruppo: ci sono davanti tre allenamenti e mezzo prima di sfidare Allegri, non è diminuito l’ottimismo sulla possibilità di convocazione dopo l’infortunio. A centrocampo, però, Simone ha trovato certezze granitiche e il nuovo trio delle meraviglie sarà difficile da spodestare anche quando Brozo tornerà a pieno servizio. In Baviera Calha e Mkhitaryan hanno riposato, ma domenica ritroveranno Barella in un incastro felice: il turco regista, con alla sua sinistra l’armeno e alla destra l’azzurro. Finora, ogni volta in cui quei tre sono partiti dall’inizio, almeno uno di loro l’ha messa dentro: su cinque partite ben sei reti della compagnia. Dietro, invece, primo big match italiano per il titolarissimo Onana. E, al di là del ruolo di centrale in cui De Vrij sta ormai subendo lo storico sorpasso di Acerbi, resistono i due “braccetti” dello scudetto, sia Skriniar che Bastoni. Con particolare attenzione a quest’ultimo: con Dimarco e Micki è chiamato a creare a sinistra un triangolo in cui risucchiare i bianconeri. Sono tracce su cui lavorare, certezze su cui insistere, dall’Europa all’Italia. Dalla Champions alla A.

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