Inter, tutti i numeri di una difesa che ultimamente scricchiola

I nerazzurri subiscono gol da 5 giornate consecutive, come non accadeva da ottobre. Con l’Empoli incassate due reti su altrettanti tiri nello specchio. L’assenza di Bastoni pesa, De Vrij inizia a preoccupare

“Una squadra esperta non può prendere due gol del genere mettendosi nelle condizioni di dover rincorrere”, parola di un Simone Inzaghi che dopo il successo in rimonta sull’Empoli non ha mancato di porre l’accento sulle note stonate della serata. Il doppio svantaggio rimediato nella prima mezzora, con un’Inter pressoché in bambola, ha riproposto problemi evidentemente ancora irrisolti. Il fatto che l’Inter sia la squadra che ha raccolto il maggior numero di punti da situazioni di svantaggio (22) nei cinque principali campionati europei la dice lunga sul carattere e la determinazione della truppa di Inzaghi. Ma allo stesso tempo mette a nudo vizi ed errori che tendono a ripresentarsi, figli spesso e volentieri di cali di concentrazione o di un approccio mentale non adeguato. Il tecnico non ha puntato il dito contro un giocatore in particolare, ma l’andamento delle ultime settimane e i precedenti stagionali dicono che la difesa scricchiola un po’ troppo spesso.

PERIODO NO

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I fatti dicono che l’Inter prende gol da cinque partite consecutive, cosa che in campionato non accadeva da ottobre. Nelle ultime cinque giornate, i nerazzurri hanno incassato sette reti, a dispetto delle due rimediate nelle sei giornate precedenti. Evidente l’inversione di tendenza che riporta alla memoria qualche inciampo di inizio anno e che può trovare spiegazione nell’assenza forzata di Bastoni, fermo ai box da quasi due settimane per un infortunio al polpaccio. La mancanza del centrale azzurro si è fatta sentire ancora di più in un momento in cui c’è anche chi non è in forma smagliante. Contro l’Empoli, per esempio, hanno “ballato” un po’ tutti là dietro in una prima mezzora sciagurata. In precedenza era già accaduto anche nel recupero contro il Bologna, con un Dimarco in balìa di Arnautovic.

CERCASI DE VRIJ

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Due dati su tutti mettono a nudo la serataccia del pacchetto arretrato nerazzurro contro l’Empoli: la linea del fuorigioco eccessivamente bassa (14,5 metri di media contro i 35 dei toscani), indice di una linea difensiva spesso troppo schiacciata, e l’elevato numero di palle perse dai tre centrali (23 in tutto). Poi ci sono stati gli errori individuali, a partire dalla dormita di De Vrij sul raddoppio di Asllani. Per l’olandese, già incappato in fatali amnesie contro Milan, Napoli e Lazio (giusto per citarne i principali “peccati”), il problema inizia a ripresentarsi con eccessiva frequenza. Alle macchie dell’olandese si sono aggiunte anche quelle di Handanovic (incerto in uscita sul gol di Asllani) e quelle di Dimarco, tanto utile in fase di spinta quanto titubante dietro. Una volta tanto ha steccato persino Skriniar, troppo molle sul primo gol di Pinamonti. Il fatto che nessuno si sia meritato un voto superiore al 5,5 (salvo il 6 a Dimarco per “meriti offensivi”), la dice lunga sulla serata storta dell’intero reparto. Un reparto a cui sta mancando tremendamente Bastoni e che fatica a ritrovare il vero De Vrij, vittima contro l’Empoli di un naufragio da 4,5 in pagella.

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