Inter-Torino: La Penna e Abisso lavorano da squadra. Caos cartellini al San Paolo

Valeri perde il controllo dei provvedimenti disciplinari in Napoli-Milan. Tutto facile per Manganiello in Roma-Parma, Calvarese indaffarato nel recupero di Udinese-Genoa

Marco Guidi ed Edoardo Lusena

23 novembre – Milano

Ecco tutti gli episodi della domenica nella moviola Gazzetta. Partiamo da un pranzo a tratti sbadigliante. Nessun problema di gestione per Ghersini, che dirige un Fiorentina-Benevento a ritmi davvero contenuti. Non è la partita perfetta, si perde qualche giallo (Schiattarella su Castrovilli) e un paio di sviste ci sono (fallo inesistente di Amrabat su Improta), ma nulla che pregiudichi il complesso della sua direzione.

Inter-Torino

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Densi sul piano arbitrale i 90’, con La Penna che incappa in due episodi cruciali. A San Siro va in scena un lavoro di squadra efficace con il Var Abisso, autore di due interventi mirati. Al 58’ quando lo richiama al monitor per mostrargli il calcio assestato da Young al petto di Singo, su cui l’arbitro aveva lasciato correre pensando che il nerazzurro avesse toccato il pallone. Immagini inequivocabili come il rigore che giustamente viene assegnato insieme al giallo per il gioco pericoloso di Young. Qualche dubbio sulla decisione di non fischiare il fallo di Vidal su Rincon prima del gol di Sanchez che accorcia, ma qui il Var non può nulla: è La Penna a valutare direttamente l’intervento. Abisso ancora decisivo è sul doppio errore all’81’ quando Nkoulou sgambetta Hakimi in area: qui sbaglia prima il secondo assistente Di Vuolo che sbandiera il fuorigioco di rientro del marocchino la cui posizione è sanata dalla giocata del granata che prima di colpirlo stoppa la palla a terra. Ancora giusta la chiamata del Var, bene fa La Penna a tornare sui suoi passi indicando il dischetto.

Sampdoria-Bologna

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Marinelli si perde qualcosa, ma non incide sull’andamento della gara. Esagerata la prima ammonizione del match a Hickey, per un intervento su Ekdal. Non c’è rigore su Palacio al 23’: il contrasto con Colley è minimo. Regolare l’azione che porta al secondo gol del Bologna: Barrow parte sul filo del fuorigioco. Nel finale, il direttore di gara tollera un po’ troppo le perdite di tempo rossoblù e Claudio Ranieri perde la pazienza: protesta reiterata e cartellino rosso, dopo che inizialmente Marinelli era pronto a estrarre il giallo.

Verona-Sassuolo

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Tutto ok per Chiffi chiamato a sostituire all’ultimo il collega Fabbri. Due gli episodi: al 15’ del secondo tempo Locatelli è ammonito per una scivolata su Zaccagni, ma entra male con le gambe tese e poteva rischiare anche il rosso. Qualche dubbio sul contatto Ferrari-Salcedo al 40’ della ripresa, ma la lettura come scontro di gioco regge, ok non dare rigore.

Roma-Parma

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Agevole il compito di Manganiello. Il match dell’Olimpico fila via liscio ed è il secondo match finora senza provvedimenti disciplinari, dopo Atalanta-Cagliari. Manganiello è ben coadiuvato dai due assistenti, che Gervinho, sul filo dell’offside, mette alla prova con tutte chiamate corrette. L’unico episodio di rilievo, ben giudicato, sulla posizione di Borja Mayoral sul gol della Roma che sblocca la partita al 28’. Sull’assist di Spinazzola a tenerlo in gioco c’è il piede destro di Bruno Alves.

Udinese-Genoa

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Calvarese molto indaffarato nel recupero. Prima il Var giustamente annulla il gol di Scamacca: è in fuorigioco sulla sponda di Bani, prima di infilare Musso. Poi, al 97’, Perin in uscita disperata fuori dalla propria area travolge il lanciatissimo Larsen: cartellino rosso ineccepibile. In precedenza Calvarese aveva gestito discretamente falli e cartellini.

Napoli-Milan

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Valeri perde il controllo dei cartellini. Al 16’ il giallo a Bakayoko sembra affrettato, il fischietto vuole punire più la pericolosità che la dinamica (tocca sì palla, ma va con la suola sulla caviglia di Saelemaekers) e quando al 65’ scattano secondo giallo e rosso, pesa la prima ammonizione. Al 51’ vero e proprio blackout: a poca distanza non fischia neanche per la gomitata assestata nello stacco da Ibra a Koulibaly che sarebbe stata – almeno – da ammonizione (quella che arriverà per il braccio di Kessie su Petagna al 76’). Al 60’ annullata per un fuorigioco evidente la terza rete di Ibra. Sul gol di Mertens timide proteste Milan per Bakayoko su Kessie, ma non c’è nulla.

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