Inter, Thuram in pole: ecco l’offerta ufficiale. Pressing su Correa

Offerta da 20 milioni più 5 di bonus per il francese, che potrebbe un firmare un contratto tra i 3,5 e i 4 milioni fino al 2026

Filippo Conticello e Carlo Laudisa

21 agosto – MILANO

Il parmigiano e il tucumano. Il ragazzone nato a Parma e quello che arriva dalla provincia di Tucumán in Argentina. Sono loro, Marcus Thuram e Joaquin Correa, i pensieri conficcati nella testa dell’Inter: è una corsa parallela, con un candidato che da qualche giorno ormai ha operato un sorpasso sul rivale. Il francese figlio d’arte resta in pole per vestirsi di nerazzurro già la settimana prossima, senza che questo spazzi via dal campo il rivale: ha ancora un peso, infatti, la candidatura del laziale, che Simone conosce come pochi. Ieri il tecnico non si è tatticamente sbilanciato sul testa a testa di mercato, ma ha chiarito un passaggio essenziale durante la conferenza pre-Genoa: “Sappiamo che manca qualcosa dal mercato e che arriverà un attaccante…”. Di certo, in queste ore c’è anche un sottile lavoro diplomatico dell’a.d. Beppe Marotta e del d.s. Piero Ausilio: se Thuram serve in parte a stanare il presidente Lotito e ad abbassare le sue pretese, Correa è una carta potente per accelerare la trattativa con il Borussia Moenchegladbach.

MARCUS BOOM

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Nelle grandi manovre tra la Lombardia e la Renania ieri si sono comunque fatti decisi passi avanti. L’offerta da 20 milioni più cinque di bonus è stata presentata ufficialmente. Il Borussia ormai sta metabolizzando l’addio del suo gioiello, ma prima di cedere chiede ancora 30. La grande manovra di avvicinamento è, però, partita: i bonus saranno decisivi, assieme alla volontà del figlio di Lilian che ha una voglia matta di tornare a vivere in Italia e di competere per la serie A come toccò a suo padre. Lo aspetterebbe un contratto fino al 2026 da 3,5-4 milioni, con un grande assist dal Decreto Crescita. A differenza del “Tucu” che già abita nel nostro campionato, Thuram usufruisce del vantaggio fiscale visto che proviene da una lega diversa: al lordo il suo stipendio costerebbe molto meno degli altri. In più, in queste ore prima dell’affondo definitivo di inizio settimana, pesano decisamente le considerazioni di carattere tecnico: il francese è effettivamente considerato meno pronto per le battaglie nostrane rispetto all’argentino, sarebbe un po’ acerbo dal punto di vista tattico, ma ha dalla sua l’età, la forza fisica che i nerazzurri stanno cercando e gli ampi margini di crescita. Senza sottovalutare il prezzo di Marcus, inferiore rispetto al rivale, a meno di giravolte di Lotito.

IL TUCU RESISTE

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Non a caso i dirigenti nerazzurri ieri hanno incontrato Alessandro Lucci, proprio l’agente di Correa (oltre che di Dzeko). I suoi contatti frequenti in questi giorni con il mondo nerazzurro permettono a Marotta ed Ausilio di restare ben connessi sulle frequenze laziali. Il problema è che Lotito lo valuta ancora una quarantina di milioni e si fa forte dell’interesse dell’Everton. La disponibilità finanziaria del club inglese è nota, ma è altrettanto vero che il giocatore è attratto dalla prospettiva di poter giocare in Champions con Inzaghi. Nonostante questa base di partenza favorevole, però, lo scoglio economico al momento è grosso. Tocca a Lucci tenere i contatti, visto che Lotito è ancora indispettito dalla fuga di Inzaghi verso Milano. Ed i rapporti tra i due club, che da tempo sono molto tesi, non aiutano certo a trovare un punto d’incontro. Tradotto: per ora la candidatura di Correa resta dietro. Ancora più dietro, poi, quella di Lorenzo Insigne: se il suo prezzo si abbassasse in extremis e restasse un tesoretto in mano ai nerazzurri, si potrebbe tentare pure la zampata finale per l’azzurro.

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