Inter, Thuram e Dumfries on-fire. L’asse franco-olandese minaccia il Milan

L’esterno e l’attaccante protagonisti anche in nazionale dopo lo strepitoso avvio in campionato: due assist (e mezzo) per l’ex Psv contro la Grecia, mentre Marcus firma il primo centro in nazionale contro l’Irlanda. Rossoneri avvisati in vista del derby

Adriano Seu

8 settembre – MILANO

Due valori aggiunti per l’Inter e due preziosi assi nella manica di Inzaghi in vista del derby. Il brillante avvio stagionale di Thuram e Dumfries non è stato un episodio isolato, la conferma arriva da Parigi e da Amsterdam, dove i due hanno trascinato al successo la Francia e l’Olanda nei rispettivi impegni di qualificazione a Euro 2024 contro Irlanda e Grecia. Se Marcus si è occupato di sigillare il successo dei Blues firmando il definitivo 2-0 a inizio ripresa dopo aver rilevato l’acciaccato Giroud, l’esterno di Rotterdam si è preso la scena partecipando a tutte le tre reti siglate dagli Orange. Da entrambi, tra i migliori in campo ieri sera, la conferma di una forma smagliante che fa sorridere il tecnico nerazzurro.

SETTIMANA PERFETTA

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I segnali lanciati da Thuram allo Stade de France sono chiari e inequivocabili: dopo il primo gol nerazzurro firmato contro la Fiorentina, l’attaccante nato a Parma ci ha preso gusto firmando anche il primo centro con la maglia dei Bleus. Il feeling con il gol è altissimo, tanto che a Marcus sono bastati appena una ventina di minuti in campo per liberare l’urlo di gioia, frutto di un missile terra-aria indirizzato sotto la traversa dopo una conclusione ribattuta di Mbappé. La continua mobilità sul fronte offensivo, la capacità di dialogare con i compagni e di offrire le giuste sponde per aprire spazi sul fronte offensivo hanno ribadito quanto messo già in mostra nelle prime tre uscite ufficiali con l’Inter, in un costante crescendo di prestazioni che la dice lunga sulla forma e sulla fiducia del francese. Perché se all’esordio assoluto nel derby lombardo contro il Monza si era fatto apprezzare per lo spirito di sacrificio e per la capacità di far salire la squadra, nella successiva uscita contro il Cagliari è arrivato anche il primo assist (quello per il momentaneo 1-0 di Dumfries, guarda un po’), mentre contro la Fiorentina è andato in scena un vero e proprio show personale condito da una rete e dal passaggio decisivo per il raddoppio di Lautaro (senza contare il rigore procuratosi pochi minuti dopo). Contro l’Irlanda gli è toccato partire dalla panchina, ma una volta chiamato in causa ha risposto presente rubando la scena anche a “Sua Maestà” Mbappé (rimasto a secco). Chiusa così una settimana da incorniciare, adesso crescono la fiducia e la voglia di essere protagonista anche nella stracittadina contro i rossoneri in programma alla ripresa del campionato.

Furia orange

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Non è da meno l’esterno olandese, autentico valore aggiunto tanto in nerazzurro quanto in nazionale. Scacciato il “fantasma” di Hakimi, Dumfries pare aver definitivamente spiccato il volo dopo la scorsa annata segnata da alti e bassi. Contro la Grecia, l’ex Psv è stato un’autentica furia dando il là alla goleada olandese con un sontuoso stacco di testa sfruttato al 17’ da De Roon, per poi confezionare al 31’ l’azione e l’assist per il raddoppio di Gakpo e, prima ancora del riposo, il perfetto crosso a centro area per il definitivo 3-0 di Weghorst. Corsa, intraprendenza, polmoni e un piede preciso per Denzel, che ha inaugurato la stagione con un 7 in pagella (e un assist) nella sfida contro il Monza per migliorarsi ulteriormente contro il Cagliari grazie a un destro vincente valso il momentaneo 1-0. Come Thuram, con cui ha già sviluppato una spiccata intesa, anche Dumfries è partito con il piede sull’acceleratore, lasciandosi alle spalle quelle incertezze e quelle disattenzioni che avevano segnato la scorsa annata. Adesso il treno di Rotterdam corre a velocità sostenuta e lo si è visto anche in nazionale, con cui ha firmato una delle migliori in prestazioni in assoluto solcando la corsia destra per 85’. Per l’Inter è adesso una preziosa arma in più che, oltre a spaventare il Milan, consegna finalmente delle certezze a Inzaghi sulla quella fascia destra che la scorsa stagione aveva traballato in più di un’occasione.

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