Inter, si accelera per piazzare gli esuberi e snellire il monte ingaggi

I nerazzurri provano a definire la situazione dei partenti: Nainggolan a un passo dal ritorno a Cagliari, per Lazaro contatti col Benfica. Altri quattro in bilico

Ore calde in casa nerazzurra sul fronte mercato, non solo in entrata. Mentre tiene banco la vicenda Lukaku e si definiscono i dettagli per sancire l’arrivo a Milano di Nahitan Nandez, pronto a sbarcare ad Appiano con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto, l’ad sportivo Giuseppe Marotta e il ds Piero Ausilio lavorano senza sosta per snellire la rosa (che ad oggi conta ancora su 31 elementi) e ridurre il monte ingaggi, nel rispetto delle linee guida tracciate a inizio estate dall’altro ad, Alessandro Antonello. L’obiettivo resta la riduzione dei costi nell’ordine del 15-20%, in aggiunta a un saldo attivo dell’attuale campagna trasferimenti intorno agli 80 milioni. Un forte impulso in questo senso è già arrivato dalla cessione (sofferta) di Hakimi al Psg, fruttata circa 60 milioni più 8 di bonus facilmente raggiungibili (e 3 più complicati), ma restano ancora da piazzare i cosiddetti esuberi.

FRONTI CALDI

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Al momento, oltre all’esterno marocchino, sono partiti Joao Mario e Dalbert: il portoghese si è trasferito al Benfica dopo aver risolto il contratto, mentre il brasiliano si è accasato in prestito al Cagliari (con diritto di riscatto fissato a 7 milioni). Il prossimo a salutare sarà con ogni probabilità Nainggolan, che smania per suggellare il ritorno in Sardegna. A meno di clamorosi dietrofront, il belga partirà in prestito per un anno, giungendo così alla naturale scadenza del contratto che lo lega ai nerazzurri fino a giugno 2022. Per sbloccare l’impasse di una trattativa che si trascina da inizio estate, l’Inter ha accettato di contribuire al pagamento dell’ingaggio da 4,5 milioni netti che vanta il centrocampista. Una volta sciolto il nodo Nainggolan, si cercherà di risolvere anche la questione legata a Lazaro, per il quale proseguono i contatti con il Benfica. Ma l’esterno austriaco, forte di un contratto fino al 2024, continua a vantare estimatori anche in Bundesliga. L’Inter preferirebbe cederlo a titolo definitivo, ma vedrebbe di buon occhio pure il prestito oneroso, soluzione che consentirebbe di risparmiare 1,5 milioni netti di ingaggio.

PEZZI GROSSI

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I nerazzurri contano poi di piazzare anche Pinamonti, su cui resta vivo l’interesse di diversi club nostrani: si è fatto avanti l’Empoli, interessato al prestito. Il principale ostacolo in questo senso è costituito dai 2 milioni di stipendio garantiti fino al 2024. Alla fine l’Inter dovrà a pagare parte dell’ingaggio. Sullo sfondo restano infine i destini di Vidal, Perisic e, in seconda battuta, di Sanchez, tutta gente dagli ingaggi pesanti e difficilmente compatibili con i tempi di crisi generati dalla pandemia. Ma l’Inter, considerando anche il valore specifico e lo spessore tecnico dei tre, non ha intenzione di andare al braccio di ferro. Di sicuro si cercherà il dialogo, da approfondire magari al termine della preparazione in modo da consentire anche a Inzaghi di trarre le giuste conclusioni in vista della nuova stagione. Nulla sarà scontato fino all’ultimo giorno di mercato.

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