Inter, senti Fontana: “Non prenderei Onana, sogno Donnarumma!”

Fcinter1908 ha contattato Alberto Fontana, ex portiere nerazzurro, per parlare del futuro di Handanovic: “Resta tra i migliori 4-5”

Fabio Alampi

30 settembre

Un punto in due partite, zero gol segnati e gli spettri delle scorse campagne europee che cominciano a riaffiorare: l’Inter torna dalla trasferta di Kiev con un pareggio a reti bianche che ha deluso il popolo interista. A tal proposito Fcinter1908 ha contattato Alberto Fontana, ex portiere nerazzurro.

L’Inter è tornata dall’Ucraina con un solo punto e tanto rammarico. Come bisogna valutare questo 0-0?

L’Inter ha avuto delle occasioni clamorose. È un punto portato a casa, ma potevano essere 3. Ho visto una squadra solida, magari meno brillante di altre volte, ma comunque ha avuto delle occasioni. In una giornata normale, con i grandi giocatori che ha davanti, la partita l’avrebbe vinta. È un risultato che può starci, peccato che nell’altra gara del girone ne sia arrivato uno totalmente inaspettato.

Nell’altra partita del girone la sorpresa Sheriff è andata a vincere al Bernabeu contro il Real Madrid: questo risultato complica i piani dell’Inter in ottica qualificazione agli ottavi?

Beh un po’ sì: si dava per scontato che lo Sheriff fosse la squadra materasso del girone. Ho visto la partita: il calcio a volte è bello anche per questo, capita di stare 80 minuti nell’area avversaria e non riuscire a segnare, però va dato atto che lo Sheriff è andato a Madrid agguerrito, senza lasciare mai andare la partita. È un risultato che può complicare il girone, ma con una vittoria in uno scontro diretto l’Inter sarebbe di nuovo in carreggiata.

L’Inter quante possibilità ha ancora di qualificarsi agli ottavi di Champions League?

Tutte e quattro le squadre possono qualificarsi, si è inserita una che nessuno si aspettava: è tutto aperto. Ormai il fattore casa è meno rilevante, si può fare risultato ovunque. Le chance dell’Inter passano dal doppio confronto con lo Sheriff, a questo punto devi pensare di fare bottino pieno. L’Inter è una buona squadra, nonostante qualche partenza: sono arrivati giocatori importanti, c’è la consapevolezza di essere forti. Non tutte le partite sono uguali, ma mi dà l’idea che siano consapevoli di poter passare il girone.

L’Inter ha vinto solamente 3 delle ultime 18 partite di Champions League: solo una casualità o c’è una sorta di blocco psicologico quando i nerazzurri giocano in Europa?

Mi ricordo anche le partite dell’anno scorso contro lo Shakhtar: traverse, gol sbagliati… A livello europeo cambia l’ottica. Io rimango della mia idea: ci sono campionati dove alcune squadre non spendono le stesse energie a livello mentale e fisico delle italiane. Penso alla Spagna, alla Germania: le prime contro le ultime difficilmente hanno imprevisti. In Italia devi fare attenzione anche all’ultima in classifica, se no non porti a casa punti. Credo che questo influisca sulle squadre italiane quando giocano in Europa: il nostro non è il campionato più bello, ma rimane il più difficile.

Questo inizio di stagione ha evidenziato un’Inter a due facce: sicura e autoritaria in campionato, titubante in Champions League.

C’entrano tanti fattori. L’Inter sicuramente non ha fatto la sua partita migliore contro lo Shakhtar, ma se guardiamo i numeri meritava comunque di vincere. Non contano solo gli schemi, ma anche la grinta e la voglia di far fatica ti cambiano la stagione.

Parlando di portieri. Handanovic ha ricevuto parecchie critiche: come può vivere questo momento? Cosa può aspettarsi l’Inter?

Fa parte del portiere avere sulle spalle grandi responsabilità. Lo ripeto, non sono obiettivo quando parlo di Handanovic: per me rimane il top. A Firenze ha cambiato l’esito della partita, ha fatto cose incredibili. L’Inter ha un portiere fantastico, io lo vorrei sempre in squadra. Logico che fra qualche anno non ci sarà più, sia lui che l’Inter si guarderanno intorno. Ma ad oggi lo metto tra i primi 4-5 portieri, insieme a Donnarumma: per me non si discute. E devo dire che mi ha stupito Maignan: mi è piaciuto molto, non lo conoscevo. Complimenti a chi l’ha preso.

Si fanno tanti nomi di possibili sostituti: si parla tanto di Onana, ieri è spuntato Leno. Potessi scegliere, su chi punteresti per il futuro della porta dell’Inter?

Si può dire Donnarumma? (ride, ndr). Credo che l’Inter si guarderà bene intorno, e per il dopo Handanovic farà le dovute scelte. In casa c’è un ragazzo, Radu, che può essere molto interessante: non so se avrà spazio, magari in Coppa Italia, per far vedere le sue qualità, non si sa mai che Inzaghi possa prenderlo in considerazione. Dire Donnarumma è troppo facile, l’unico che non prenderei è Onana: non sono un suo fan, nessuno me ne voglia.

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