Inter, Senna corre veloce In 9 anni da zero a San Siro

Per uno che ha iniziato a giocare a calcio 9 anni fa, non è proprio male aver esordito in Serie A per 27 minuti al Meazza. Stadio scomodo per chi ha decine di presenze, figurarsi per un diciannovenne. Invece Senna Miangue, nato nel 1997, domenica ha risposto bene alla chiamata di Frank de Boer: dentro per Davide Santon, terzino sinistro e un bel 6 della Gazzetta per iniziare la sua storia.
SENNA E LA 12Storia composta già fin d’ora da diversi capitoli interessanti. Nato ad Anversa da padre congolese, anche calciatore, arrivato in Europa per lavoro e madre belga, porta sulla carta d’identità il nome dell’idolo paterno. Proprio in nome di Ayrton gli piacerebbe indossare anche la maglia numero 12, lo stesso che il campione brasiliano utilizzò per 4 stagioni in Formula 1 e con cui vinse il primo Mondiale.

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LA SCOPERTA
Intanto si tiene stretto la 95, quella dell’esordio in Serie A che appenderà in casa per ricordo. Il cambio di marcia della sua carriera è avvenuto intorno ai 16 anni, quando Pierluigi Casiraghi, responsabile degli osservatori esteri del settore giovanile nerazzurro, lo notò nel Beerschot di Anversa. Un fisico straripante (oggi è 1.92), terzino sinistro che può giocare anche come centrale in una difesa a tre. Casiraghi non ha dubbi: va portato a Milano e va cresciuto dai tecnici nerazzurri. Detto e (quasi subito) fatto. Il quasi è motivato dal pressing degli scout dell’Arsenal che intravedono in Miangue (si pronuncia Mianghé, alla francese). Alla fine il Beerschot accetta l’offerta interista. E Senna si ritrova a Interello. Il tempo vola, fino a domenica scorsa: “Ero molto emozionato, non mi aspettavo di giocare – ha commentato -, De Boer mi ha dato molti consigli e lo sentivo bene visto che era vicino a me. è un sogno che si realizza”.
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 Luca Taidelli 

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