Inter, sempre la stessa musica: perché ha sprecato un’altra chance da primo posto

Conte e la mancanza di alternative tattiche contro squadre chiuse, un problema che si ripete…

Come in campo, dove preferisce aspettare e ripartire, sembra quasi che l’Inter voglia evitare la vetta della classifica e continuare a inseguire. Anche se i classici fari spenti sono un’utopia visto che tutti continuano a indicarla come favorita. Eppure lo 0-0 di Udine è l’ennesima occasione mancata di un girone d’andata chiuso con 5 punti in meno (41 contro 46) rispetto alla scorsa stagione. Allora a +2 c’era la solita Juve, quest’anno invece guida il Milan e la concorrenza è multipla.

Sprechi e possesso palla

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Resta il fatto che nella serata in cui il Milan capolista si schianta contro l’Atalanta (le altre “sorelle” ringrazino i punti lasciati dalla banda Gasp contro Bologna e Genoa), Lukaku e soci non trovano il modo di abbattere il muro dell’Udinese, chiudendo a 21 la striscia di gare consecutive con almeno un gol all’attivo in campionato. Non succedeva dal luglio scorso, nello 0-0 interno contro la Fiorentina, mentre in trasferta bisogna risalire a marzo (lo 0-2 con la Juve). L’Inter conferma di essere sempre troppo uguale a se stessa, di non riuscire a cambiare spartito in corsa e di faticare contro avversarie molto chiuse. I 7 punti regalati contro Parma, Sampdoria e Udinese (sempre con il possesso palla ben oltre il 60%) gridano vendetta almeno quanto i 6 lasciati nel finale contro Lazio, Atalanta e Roma partendo da una situazione di vantaggio.

Occhio dietro

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Proprio il gol di Milinkovic all’Olimpico, nella terza giornata, aveva aperto il ritardo sul Milan, salito a 5 punti nel derby del turno successivo. Gli otto successi consecutivi tra Torino e Crotone hanno permesso ai nerazzurri di ridurre in parte il gap. Ma in ogni occasione in cui avrebbe potuto effettuare l’aggancio (riuscito solo per un paio di notti, avendo giocato il giorno prima) o il sorpasso, alla squadra è mancato qualcosa. La Befana ha portato il carbone sampdoriano nel giorno in cui i cugini hanno perso con la Juve. Il gol di testa-spalla di Mancini a Roma ha allargato a 3 punti il gap. Il successo pesante sulla Juve ha lasciato tutto invariato, visto che i rossoneri hanno poi risposto a Cagliari. A Udine un’altra occasione mancata. Con il rischio che, a furia di guardare in alto, la concorrenza si avvicini dal basso.

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