I calcoli: alla squadra di Conte bastano 6 vittorie e un pareggio nelle ultime 10 sfide per lasciare dietro il Milan, sotto anche nello scontro diretto
Antonio Conte giustamente spingerà sull’acceleratore fino al conforto aritmetico, ma il sabato di Pasqua regala all’Inter una fuga scudetto. E a nove giornate dalla fine (per di più con un match da recuperare, stessa sorte di Juve e Napoli, in linea teorica ancora in corsa) si possono fare i primi calcoli. Perché la sensazione è che dopo i risultati di ieri le rivali inizino ad annusarsi prima della volata Champions più che sperare nella rimonta da titolo.
Quota 87
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I conti sono relativamente facili. L’Inter è a 68 punti, il Milan a 60, l’Atalanta a 58 (quanto pesa quel gol di Skriniar nello scontro diretto dell’8 marzo contro la squadra di Gasp), Juve e Napoli a 56. A Lukaku e soci insomma bastano 19 punti per essere irraggiungibili. Se anche il Milan dovesse vincerle tutte, con 27 punti arriverebbe a 87, ma sarebbe dietro in virtù del bilancio negativo nei derby: dopo la vittoria per 2-1 all’andata, ha perso 3-0 il ritorno. Di fatto alla capolista basterà vincere 6 partite e pareggiarne una. A prescindere dalle rivali che iniziano a sfarinarsi, 19 punti sui 30 disponibili sembrano un obiettivo alla portata di una squadra che ne ha portati a casa 27 degli ultimi 27 disponibili. E 56 degli ultimi 63. Ma non ditelo a Conte.
4 aprile 2021 (modifica il 4 aprile 2021 | 11:34)
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