Inter, Sanchez diventa un problema. Troppi no bloccano il mercato

Dalla Spagna, destinazione preferita dell’attaccante fuori dal progetto nerazzurro, finora solo porte in faccia. Così slitta l’accordo per la risoluzione anticipata del contratto, che farebbe risparmiare 9 milioni lordi

Non solo Lukaku, Dybala e gli altri nomi “caldi” in entrata. All’Inter si lavora a ritmi serrati anche per sfoltire la rosa, ridurre il monte ingaggi nell’ordine di quel 10-15% indicato dalla proprietà e, solo in quel momento, fare spazio ai rinforzi. La strada è tracciata da tempo, nulla è cambiato, nemmeno adesso che la coppia Marotta-Ausilio lavora alla costruzione di un tridente delle meraviglie mentre, al contempo, è impegnata nella ricerca di un vice Brozovic e di nuovi equilibri sulle corsie laterali. A ostacolare l’avvio del faticoso e ambizioso progetto estivo nerazzurro, al momento, è lo stallo che regna attorno ad Alexis Sanchez, impegnato a sfogliare la margherita senza risultati concreti nonostante la consapevolezza di essere giunto al termine della sua parentesi in nerazzurro. Una parentesi che, pesando ben 9 milioni (lordi) all’anno, l’Inter ha urgente necessità di chiudere.

PATTI CHIARI

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La dirigenza nerazzurra è stata chiara e ha comunicato le proprie intenzioni al Nino in tempi non sospetti. Nessuna battaglia, per carità, perché in viale della Liberazione non c’è la minima volontà di andare allo scontro con un giocatore che nella stagione appena conclusa ha comunque messo la firma indelebile su entrambi i trofei conquistati, vale a dire Supercoppa (con tanto di gol decisivo al 121′) e Coppa Italia. Ma il costo del cileno, in relazione soprattutto a impiego e peso specifico, resta insostenibile per gli attuali parametri dell’Inter. Che, viste le oggettive difficoltà a trovare qualche club disposto a pagare il cartellino per un 33enne dalle pretese elevate, sarebbe pronta a patteggiare una buonuscita per risolvere il contratto in scadenza a giugno 2023. Di fatto, al cileno è stata data via libera per trovarsi una nuova sistemazione, con la certezza di poter trovare un’intesa sulla cifra sufficiente per dirsi addio senza rimpianti e con reciproca soddisfazione. Una cifra che, a fronte dei 9 milioni lordi di ingaggio previsti da contratto, potrebbe ragionevolmente attestarsi intorno ai 4 milioni, giusto per fare un parallelo con la buonuscita prevista per Vidal. Ma se per il centrocampista esiste una precisa clausola, nel caso del Nino bisognerà trattare e trovare un punto d’incontro.

STALLO E RIFIUTI

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La palla è dunque passata a Sanchez, impegnato a reperire una nuova squadra in grado di soddisfare ambizioni economiche e sportive. Perché il cileno punta ancora a maglie prestigiose, tanto da aver respinto al mittente una concreta proposta del Galatasaray, l’unica giunta finora. Peccato che, nel frattempo, siano tramontate anche le soluzioni più gradite al Nino, che non ha nascosto il desiderio di tornare in Liga dopo l’esperienza vissuta al Barcellona. Stando ai media cileni, è proprio alla porta del Barça che il Nino avrebbe bussato in prima battuta, ricevendo però un cortese rifiuto. Dopodiché, Sanchez ha incassato i “no” a ripetizione di Atletico e Siviglia, due club che gli avrebbero consentito di misurarsi ancora in Champions. In Spagna ci sono almeno cinque o sei club che farebbero carte false per averlo, ha fatto intendere l’agente del Nino, ma nessuno di questi potrebbe garantirgli di lottare per qualche trofeo.

BIVIO IN VISTA

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Le altre due strade percorribili, di cui però Sanchez al momento non ha voluto sentir parlare, sono il ritorno in Sudamerica (dove River e Colo Colo farebbero carte false per poterlo riabbracciare) e i ponti d’oro del Medio Oriente (dove potrebbe strappare un ingaggio in linea con quello che ha oggi all’Inter). I tempi tuttavia stringono e il cileno potrebbe dover rivedere le aspettative, o quantomeno sacrificare l’aspetto sportivo per quello strettamente economico. Esiste sempre la possibilità di puntare i piedi e afferrarsi a quell’anno di contratto che ancora gli garantirebbe l’Inter. Ma Sanchez è il primo a non avere alcuna voglia di vivere un anno da zavorra, con il rischio di ritrovarsi sulla piazza tra un anno, in fase calante. Trovare una nuova squadra da cui ripartire per godersi gli ultimi scampoli di carriera è l’obiettivo principale del Nino, che però ha bisogno di intensificare e accelerare la richiesta, nell’interesse proprio e dei nerazzurri. Il terreno in Liga resta fertile, a patto di ridimensionare richieste e prospettive, ma volendo il Nino vanta estimatori anche in Ligue1 (su tutti il Marsiglia di Jorge Sampaoli) e Premier.

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