Inter, quanti nodi in mediana. Inzaghi ha tre certezze, gli altri sono… precari

Con difesa e attacco titolari confermati in blocco, il tecnico nerazzurro deve stabilire l’assetto del centrocampo. Alcune situazioni le definirà il mercato, poi…

Nella nuova Inter che prende forma c’è da delineare ancora l’assetto di un intero reparto. Se difesa e attacco costituiscono due solide certezze, con la conferma di tutti i titolari protagonisti del 19° scudetto vinto con Conte, il centrocampo rappresenta invece un’incognita (o quasi). Inzaghi non sa ancora su quali pedine potrà fare affidamento per le corsie laterali, mentre in mezzo sono al momento solo tre gli elementi sicuri di un ruolo da protagonista. Al netto dell’intricata situazione che riguarda Eriksen, il cui rientro appare sempre più complicato, restano da definire parecchie situazioni spinose tra giocatori in bilico ed esuberi conclamati. Il tutto, ovviamente, con lo sguardo fisso al bilancio e alla necessità di ridurre drasticamente il monte ingaggi.

CACCIA AGLI ESTERNI

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Il capitolo relativo alle corsie laterali resta il più problematico, perché è lì che la coperta di Inzaghi appare più corta. Attualmente, il tecnico piacentino può contare sulla coppia Dimarco-Kolarov a sinistra (con la possibilità di adattare anche Perisic a seconda delle circostanze) e sul binomio Darmian-D’Ambrosio a destra, ma si cerano profili di maggior livello. La priorità del mercato nerazzurro resta quest’ultima zona di campo, dove Inzaghi conta di avere un degno sostituto di Hakimi, ma in casa nerazzurra si cercherà di fare uno sforzo anche per puntellare la fascia opposta. L’eventuale arrivo di Nandez, il nome più caldo negli ultimi dieci giorni di trattative, consentirebbe a Inzaghi di tappare il buco a destra e acquisire allo stesso tempo una valida alternativa in mezzo, dove i titolari (almeno sulla carta) saranno Barella, Brozovic e Calhanoglu. i primi due avranno il compito di dare battaglia e garantire equilibrio alla manovra, il turco invece sarà chiamato ad accendere la luce.

TRAFFICO IN USCITA

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Nei piani di Inzaghi, le gerarchie in mezzo sono piuttosto delineate, con l’unica staffetta che potrebbe riguardare proprio Calha e Sensi, sempre che l’ex Sassuolo dimostri di aver riacquistato quell’affidabilità fisica mancata nelle prime due stagioni in nerazzurro. Piuttosto definite, ma di difficile soluzione, sono invece le situazioni che riguardano Gagliardini, Vecino, Agoume e Perisic, tutti chiamati a convincere il nuovo tecnico per dimostrare di poter far parte del progetto. Per questi la permanenza è tutt’altro che scontata, anche se fino a oggi non sono pervenute offerte. Non è escluso che qualcuno di questi ottenga persino la risoluzione contrattuale, nel caso si complicassero le situazioni al momento più urgenti e spinose, quelle che riguardano gli esuberi (già definiti) di Vidal, Lazaro e Nainggolan. Nel loro caso, complici esigenze di bilancio, il divorzio rappresenta uno scenario inevitabile, con tanto di via libera anche da parte di Inzaghi, ma resta ancora da trovare l’accordo sulla buonuscita. Una volta risolto l’affollamento in mezzo, si potrà eventualmente pensare a puntellare un reparto che finora conta solo su tre certezze. Perché, oltre a trovare la quadra, Inzaghi avrà anche bisogno di valide alternative in mezzo.

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