Inter, prosegue il pressing su Ginter: sul tavolo un quadriennale da 3.5 milioni

Viva la pista che porta al centrale del Borussia che non rimane l’unica opportunità valutata: Luiz Felipe non ha ancora rinnovato con la Lazio e piace molto a Inzaghi

Quest’Inter ha un muro alto, altissimo, così imponente da sorprendere: da 51 anni non si vedeva una fortezza così. Ma il bello è che lavora già per aggiungere mattoni e cemento per la prossima stagione.

Inzaghi sta riuscendo nel prodigio di attaccare in massa e di non subire mai una rete, così domani col Bologna può raggiungere un record storico: già per la prima volta ha vinto sei gare di fila in A senza prendere gol, ma bisogna risalire al gennaio-marzo 1971 per trovare l’unica altra occasione in cui i nerazzurri avevano registrato una serie più lunga di partite di fila con la porta inviolata, sette addirittura. È il segno di un reparto d’eccellenza, che potrebbe però subire modifiche la prossima stagione: l’Inter pensa di inserire un altro centrale di livello e per questo è vicinissima a strappare il sì a parametro zero di Matthias Ginter, nazionale tedesco che ha già annunciato al Borussia Moenchengladbach la sua volontà di non rinnovare. Insomma, il prossimo matrimonio con André Onana a parametro 0 non dovrebbe essere l’unica celebrazione estiva di questo tipo: l’Inter del futuro, svuotata degli investimenti di cui aveva goduto nei primi ruggenti anni di Suning, sarà quasi obbligata a ispezionare l’ampio catalogo dei giocatori in scadenza.

Opzione tedesca

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Tra le tante offerte pervenute a Ginter, nessuna al momento è risultata più allettante di quella nerazzurra. Pesa molto la voglia di misurarsi lì dove è stato leggenda il giocatore del cuore di tanti tedeschi, Lothar Matthäus. E poi la proposta economica sul tavolo, un quadriennale da 3,5 milioni. Non è stata ancora scritta la conclusione della commedia, ma c’è uno strisciante ottimismo attorno alla questione. Solo quando verrà diradata perfino l’ultima nube, Ginter potrebbe fare un blitz milanese, più o meno come è toccato ieri a Onana: la firma potrebbe avvenire solo dopo che il club si sarà messo al riparo con le visite mediche, anche perché tra spalle, guai muscolari e una frattura dell’orbita gli infortuni non sono mancati in questi luoghi. Intanto, con lui l’Inter può fare pure ragionamenti interessanti sul futuro: è vero che i tre centurioni della difesa danno enorme affidabilità, ma servirà comunque un’aggiunta di valore internazionale. Soprattutto se la trattativa con Mino Raiola per il rinnovo di Stefan De Vrij stentasse a decollare: l’olandese scade nel 2023 e le discussioni non sono state impostate neanche in fase preliminare, anche perché il giocatore potrebbe rappresentare una succulenta e benefica plusvalenza per l’estate.

Idea Luiz Felipe

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Il reparto arretrato di Simone ha il potere di difendere attaccando: mentre Bastoni e Skriniar si avventurano in esplorazione esotiche, spesso è De Vrij l’unica a restare in trincea. Proprio quello che sa fare meglio Ginter, centrale specializzato nella difesa a tre, ma non certo l’unico parametro zero valutato dal club. L’Inter a suo tempo ha fatto un tiepido sondaggio con Antonio Rudiger, ma le richieste di stipendio vanno molte oltre il consentito, mentre è molto più realistica l’opzione italo-brasiliano di Luiz Felipe: convince la dirigenza, è conosciuto e apprezzato da Inzaghi e non ha ancora rinnovato con Lotito. La trattativa con i biancocelesti, però, prosegue e inserirsi non sarà facile anche se c’è il precedente ratto di De Vrij del 2018 come precedente. In fondo, Piero Ausilio, l’uomo che ha avuto l’intuizione Onana, sa come si fa. E l’a.d. Beppe Marotta è specialista europeo del genere: da Pirlo a Pogba, da Khedira a Emre Can, nei suoi anni juventini ha trasformato in arte la caccia allo svincolato. Ripetersi all’Inter è la nuova sfida, obbligata dai pochi denari in tasca.

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