Inter, perché Zhang non lascia, ma vuole raddoppiare (anche con Skriniar)

Prima di tutto, fervidi auguri a Steven Zhang che oggi compie 31 anni e, dal 26 ottobre 2018, è entrato nella storia dell’Inter divenendone il più giovane presidente, onorando la carica con uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, trofeo quest’ultimo che i nerazzurri cercheranno di bissare il 18 gennaio, a Ryiad, in Arabia Saudta, contendendolo al Milan campione d’Italia. Quale regalo migliore, Suning, proprietaria dell’Inter dal 28 giugno 2016, non poteva che presentare a Steven il piano d’azione stilato a Nanchino per continuare a gestire il club e cercare di vincere ancora. Volontà che Zhang ha confermato ieri sera durante la festa degli auguri che l’ha visto pronunciate parole improntate a passione e ottimismo.

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Molto, cioè tutto, dipenderà dal modo in cui Suning scioglierà il nodo Oaktree che ha erogato il finanziamento di 295 milioni, al tasso del 12%, da restituire entro il 31 maggio 2024. Presto si capirà se le missioni californiane del presidente alla ricerca di nuovi partner siano risultate fruttuose: un nuovo fondo potrebbe aiutare la proprietà cinese nell’operazione rimborso oppure la stessa Oaktree potrebbe concedere una proroga a Suning che ha sempre onorato i suoi impegni con il fondo americano. La prima cartina di tornasole del 2023 interista si chiama Skriniar: Zhang ha sempre detto che intende trattenere il difensore, il cui contratto scadrà il 30 giugno prossimo. Da settimane, Marotta e Ausilio lavorano all’obiettivo. Se lo centreranno, faranno a Steven il secondo regalo di compleanno. E pazienza se postdatato.

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