Inter, per Inzaghi è un film già visto

Il 20 maggio del 2018 Inzaghi, che a quell’epoca allenava la Lazio, schierò De Vrij nello spareggio Champions proprio contro l’Inter, ultima partita del campionato. L’olandese aveva già firmato per i nerazzurri da qualche mese e a Formello lo sapevano tutti, compreso il presidente Lotito, il ds Tare e lo stesso allenatore. Litigarono a lungo tra di loro quella settimana sulla possibilità di schierare Stefan oppure no e alla fine Simone decise di mandarlo in campo: ebbene, De Vrij quella notte all’Olimpico commise un fallo da rigore decisivo, l’Inter lo trasformò con Icardi, riaprì la partita e poi la vinse con Vecino festeggiando il quarto posto e lasciando la Lazio in Europa League. Una lezione forte, su quella scelta si discusse a lungo sul fronte biancoceleste, ma Inzaghi ieri sera, nonostante la brutta esperienza precedente, ha preso la stessa strada con Skriniar e stavolta ha perso per sempre ogni possibilità di vincere lo scudetto. È difficile pensare, infatti, che a meno 13 la squadra di Zhang possa recuperare terreno contro una rivale che ha girato a quota 50 e non dà alcun segnale di cedimento nonostante abbia perso proprio lo scontro diretto con l’Inter alla ripresa del campionato. 

La brutta entrata di Skriniar su Caputo in Inter-Empoli

Skriniar verso Parigi

Abbiamo paragonato il caso Skriniar a quello di De Vrij perché l’espulsione dello slovacco, già nel primo tempo, è stata decisiva sull’esito finale della sfida che l’Empoli ha vinto meritatamente. Il difensore, destinato a volare a Parigi forse già prima della fine di questa sessione di mercato, era così indispensabile per Inzaghi in una notte tanto delicata? Di fronte, con tutto il rispetto, c’era una squadra che non aveva tra le sue qualità una forza offensiva così straordinaria da richiedere la presenza di un giocatore che non poteva assolutamente essere sereno e concentrato considerando che Galtier, allenatore del Psg, con una antisportività clamorosa, aveva già annunciato il suo arrivo. Con tanto di precisazione: «O subito o a luglio». Inzaghi avrebbe dovuto tornare con la mente a quel 20 maggio del 2018 e chiedere gli straordinari ad Acerbi, oppure dirottare sul centro destra uno tra D’Ambrosio o Darmian, giocatori affidabilissimi e, soprattuto, dediti alla causa nerazzurra. Skriniar, il capitano, con due falli su Ebuehi e Caputo, si è preso due gialli e un rosso determinando la sconfitta che ha tolto di fatto l’Inter dalla corsa scudetto e fatto sorridere Spalletti e forse tutta Napoli. Stasera, dopo Lazio-Milan, avremo un quadro più chiaro delle prime sei posizioni e capiremo se Lucio avrà ancora qualche rivale da temere oppure no: se Pioli perdesse, sarebbe un altro successo per gli azzurri seduti sul divano davanti alla tv. 

Skriniar sul mercato? “Lo ha deciso l’Inter…”

L’Empoli sogna l’Europa

Dopo il successo nel derby di Supercoppa nel deserto di Riyad, evidentemente l’Inter ha abbassato la guardia, si è sentita di nuovo supersonica e ha pagato un conto salato anche quando, sebbene in dieci, ha cercato di sfruttare tutti insieme Lautaro, Dzeko e Lukaku, lui in condizioni quasi imbarazzanti. L’Empoli aveva ormai già impartito la sua lezione di calcio: fase difensiva molto attenta, contropiede rapido e sfruttamento perfetto dell’uomo in più. Come in occasione del gol del baby Baldanzi, entrato appena da due minuti: aiutato dalla prima papera italiana di Onana, il classe 2003 toscano ha segnato una rete storica (occhio, Zanetti può entrare in zona Conference League) e sicuramente applaudita dal ct Mancini, che ha appena chiesto agli allenatori delle squadre italiane di puntare sui giovani talenti. E il presidente Corsi, un maestro di gestione, ne ha tanti e alcuni come Baldanzi e Fazzini cresciuti proprio nel club. Una lezione per tutti: forza e coraggio agli altri Zanetti del campionato, chi ha baby di valore li tiri fuori e li faccia giocare. 

Inter, gelo attorno a Skriniar

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Inter, gelo attorno a Skriniar

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