Inter, ora tocca ai leader Icardi-Perisic per il rilancio

E alla fine tocca sempre a loro, ai giocatori. Frank de Boer ha avuto poco tempo e in Italia il tempo non abbonda nel calcio. Si è messa poi anche la pausa per le nazionali a rallentare il suo inserimento e l’insegnamento del suo credo. Il primo vero allenamento al completo lo ha svolto venerdì mattina. Poi ieri la seduta pomeridiana della vigilia e questa mattina la rifinitura. E da domani sarà anche peggio con una partita ogni 72 ore fino al 2 ottobre. Ecco perché alla fine tocca sempre a loro, ai giocatori. E in questo momento tocca soprattutto a Mauro Icardi e Ivan Perisic.

latitanza esterna — Il capitano dell’Inter ha un curriculum piacevole contro il Pescara: due partite, 4 gol segnati. Tutti in un’unica soluzione. Il 27 gennaio del 2013 stese un poker al Ferraris quando con la Sampdoria travolse gli abruzzesi allenati da Cristiano Bergodi nella giornata del ricordo del presidente Riccardo Garrone scomparso una settimana prima. Non ci fu partita, la squadra di Delio Rossi passeggiò e Maurito fischiettò. De Boer non chiede all’argentino lo stesso motivetto, gli basterebbe forse anche meno. Perciò gradirebbe che il suo numero nove facesse il numero nove con regolarità. Dopo il gol al Palermo, gli si chiede un altro timbro.

leader ivan — Alle sue spalle agiranno Antonio Candreva – in vantaggio su Eder – Ever Banega e Perisic. Il croato, in settimana, ha usato parole dirette per descrivere il momento. “Money doesn’t play”, i soldi non giocano. Ovvero: anche se la proprietà ha speso e investito molto nell’ultimo mercato, non è detto che scatti automaticamente il successo sul campo. Lui è stato pagato 17 milioni lo scorso anno, Geoffrey Kondogbia 31, Joao Mario 45, Gabigol 29,5, Candreva 25. Soldi, money. Ma ora serve la pratica, la sostanza. E poi c’è l’aspetto caratteriale, la sua presenza in campo e nello spogliatoio può risultare «pesante» in certi momenti. “Io leader? Perché no? Spero che sia così: se sto bene, sono pronto” ha commentato in settimana.
insieme non tradiscono — E poi c’è l’aspetto scaramantico. Icardi e Perisic, quando segnano insieme in campionato, portano solo buone notizie all’Inter. È accaduto due volte: prima il 3-3 di Verona in rimonta, poi la vittoria di marzo contro il Palermo 3-1. De Boer apprezzerebbe anche stasera…
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 Matteo Brega 

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