Inter, operazione lampo per Correa. Ma Insigne resta sempre in corsa

La Lazio è obbligata a vendere e il tempo stringe: l’argentino vuole solo il nerazzurro. Il napoletano ai ferri corti con ADL. Il club spera ancora in un extra-budget per Vlahovic

Lorenzo Insigne cattura i titoli: il suo dissidio con Aurelio De Laurentiis e l’ingresso in scena dell’Inter fanno notizia, mettono sale ad un finale di mercato su cui i vertici nerazzurri hanno chiarito che nella loro agenda di lavoro c’è l’ingaggio di un altro attaccante dopo quello di Dzeko.

Ma non è detto che il capitano azzurro sia in cima a questa lista. Semmai occhio al Tucu Correa della Lazio, evidentemente il preferito di Simone Inzaghi. In attesa che queste trame portino ad un risultato concreto ieri l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio nel pomeriggio hanno visto in sede Alessandro Lucci, agente di Edin Dzeko (ma anche di Correa…). La chiacchierata è servita essenzialmente per limare le ultime differenze sulle cifre che separano l’Inter dall’ufficializzazione dell’acquisto del centravanti bosniaco. Ma Dzeko vanta ancora alcune pendenze e a Trigoria gradirebbero ci pensassero gli interisti. Nulla di rilevante: oggi è attesa la fumata bianca con relativo annuncio.

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AVANTI CORREA

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Ma pensiamo al domani e al nuovo partner d’attacco. In viale della Liberazione non vogliono scoprire le carte, ma la manovra di avvicinamento a Correa è partita in grande stile. Inutile dire che il giocatore argentino (attraverso i suoi rappresentanti) ha già offerto la propria disponibilità. A questo punto il problema principale è ottenere l’assenso di Claudio Lotito, già scottato dall’addio di Inzaghi in direzione Appiano Gentile. I rapporti diplomatici tra i club non sono certamente dei migliori. Nonostante questa pesante zavorra, però, la tentazione nerazzurra è forte. Anche perché pure la Lazio sta risentendo della crisi e ha necessità di centrare un’importante cessione per far quadrare i conti ed uscire da una situazione surreale. Se non proprio da incubo. E lo stesso Maurizio Sarri lo sta toccando con mano.

STAND-BY PER 5

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A conferma dei problemi finanziari del club biancoceleste, infatti, non sono stati ancora depositati i contratti dei nuovi acquisti Hysaj, Felipe Anderson, Kamenovic, Romero e Radu (rinnovo). Sinora si sono allenati regolarmente, ma non hanno la possibilità di essere schierati in gare ufficiali. Poniamo che Lotito trovi il modo per sbloccare la loro situazione con una sua esposizione personale. Ma l’indice di liquidità non lascia scampo, servono incassi per una trentina di milioni di euro per uscire da queste secche. È un’autentica lotta contro il tempo, visto che il nuovo allenatore laziale aspetta con ansia l’arrivo di Kostic e Basic, rinforzi ritenuti essenziali. E poi quel volto triste di Correa non fa piacere a nessuno dalle parti di Formello. Così sulla sponda romana, a bassa voce, sono in tanti a prevedere che l’uscita del Tucu possa essere più veloce di quanto si immagini. Ma a che prezzo? Lotito ha in testa 40 milioni, ma sa bene che l’Inter non arriverà mai a tanto. Più facile credere che Marotta e Ausilio partano da un’offerta base di 20 milioni o poco più. Al momento, insomma, è difficile ipotizzare un punto d’incontro sulla valutazione del cartellino. E ciò spiega perché i dirigenti interisti siano molto cauti nelle loro mosse.

ALTERNATIVE

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Non si dimentichi mai che il primo nome emerso nei giorni della cessione di Lukaku sia stato quello di Duvan Zapata, trentenne attaccante dell’Atalanta. I Percassi, però, hanno bloccato il dialogo in assenza di un sostituto all’altezza per il colombiano. Certo, Zapata ha sempre in testa l’Inter, ma ormai la sua candidatura è scivolata in fondo alla graduatoria. E poi l’arrivo di Dzeko mette in sicurezza il ruolo di prima punta. Ecco perché adesso, oltre a Correa, va di moda anche il nome del già citato Lorenzo Insigne. Anche in questo caso i vertici interisti non hanno prospettato un’offerta al Napoli, che valuta la sua bandiera in scadenza almeno 30 milioni di euro. Su queste basi è difficile pensare a passi avanti immediati. Ma sino al 31 agosto può ancora accadere di tutto. E l’Inter gioca volentieri su più tavoli. Ma in testa ha soprattutto Correa, senza l’extra budget per Vlahovic.

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