Inter, M. Serena: “Kante? Meglio di Brozovic. Vidal annullerà la distanza dalla Juve”

Il patto di Villa Bellini ha sancito l’intesa tra Conte e l’Inter per continuare insieme, guardando a un’orizzonte chiamato scudetto. La stagione 2019-20 si è chiusa senza trofei, ma i nerazzurri sono arrivati a tanto così da alzare un trofeo europeo che mancava da dieci anni. Una base importante per ripartire con ambizione e forza e, magari, aprire finalmente un ciclo vincente. Il tutto, mentre il mercato impazza, tra sogni e nomi importanti. FCInter1908.it ne ha parlato con l’ex laterale nerazzurro, Michele Serena.

Buongiorno mister. Allora, secondo posto in campionato, semifinale di Coppa Italia e finale di Europa League. Pur non avendo portato a casa trofei, possiamo comunque dire che il bilancio della prima stagione di Conte all’Inter è ampiamente positivo?
Sono state alzate tutte le asticelle, quindi credo di sì. Penso che po’ di amaro in bocca sia rimasto, perché quando arrivi in fondo hai voglia di vincerle le competizioni. Però penso che sia stato fatto un grande passo in avanti.

Dopo il patto di Villa Bellini, è convinto che continuare con l’attuale allenatore, per i nerazzurri, sia stata la scelta giusta?
Se hanno preso questa decisione tutti insieme, avranno chiarito gli aspetti in sospeso. Se hanno preso questa decisione, vuol dire che è stata la scelta giusta.

Come giudica gli sfoghi in tv a cui si è lasciato andare più volte il tecnico?
Io ho visto lo stesso Antonio di sempre. Questi sfoghi ci sono stati alla Juventus e in Inghilterra. Quando si decide di prendere un allenatore con determinate caratteristiche, penso che questi aspetti si possano mettere in preventivo.

Parliamo all’ex grande terzino. All’Inter è arrivato un giovane di talento come Hakimi. Quanto può dare a questa Inter?
E’ un profilo molto interessante, molto giovane. Credo possa dare qualcosa di molto buono. Le aspettative sono alte e tutti si aspettano tanto da lui. Penso abbia ancora ampi margini di miglioramento. E’ pronto per l’Inter, ma al contempo può ancora migliorare tanto. Può davvero rivelarsi un investimento top per la società.

Oltre a lui, è arrivato Kolarov e a breve potrebbe raggiungere Milano anche Vidal. Fa bene la società a puntare su giocatori di esperienza e mentalità vincenti?
Qui si apre un dibattito, ma io sono favorevole se l’idea è quella di colmare un gap in brevissimo tempo, o provare a vincere a breve. Alla lunga vanno ‘fuori età’, ma se nel breve si vuole provare ad annullare la distanza con la Juventus, che da anni ci sta menando tutti, penso che sia la strada da percorrere. Ma Hakimi, così come Bastoni, sono profili che dimostrano come la società stia portando avanti due strade parallele.

L’orientamento dell’Inter sembra quello di voler tenere Nainggolan. Con lui e Vidal c’è il rischio doppioni oppure insieme possono garantire gol e temperamento alla squadra?
Doppioni no. Già l’anno scorso speravo che Nainggolan rimanesse, perché è un giocatore che può dare tanto. E sotto la disciplina che Conte pretende, può rendere e può dare tantissimo a questa squadra.

Il sogno sembra essere Kanté. E’ l’uomo giusto per il salto di qualità?
Assolutamente sì. Ha grandissima esperienza e corre per otto ed è quello che serve. Conte lo conosce benissimo, per cui penso che siano focalizzati su quell’arrivo. Certo è che poi qualcuno dovrà far spazio.

Si parla tanto di una possibile partenza di Brozovic. Nel cambio con Kanté l’Inter ci guadagnerebbe?
Probabilmente sì. Ma anche perché Brozovic potrebbe avere mercato, e garantire dunque entrate importanti alla società.

Qualora arrivasse, sarebbe ipotizzabile un cambio modulo che possa esaltare maggiormente le qualità di Eriksen?
E ma poi dove lo mettiamo Vidal? Conte può benissimo giocare sia con il 3-5-2 che con il 3-4-1-2, dato che comunque ci sono tre competizioni da affrontare. Ma se arrivassero Vidal e Kanté, tutto mi lascia pensare alla volontà di puntare su un centrocampo a cinque. Senza contare che ci sono anche Barella e Sensi.

Di fronte a offerte importanti, lascerebbe partire uno come Skriniar?
Non so cosa sia successo, ma verso fine stagione non giocava mai. Conte preferiva Godin o D’Ambrosio. Ma, se dovesse uscire lui, penso che faranno qualcosa in entrata. Anche perché, visto che potrebbe partire anche Ranocchia, gli uomini in difesa potrebbero essere contati.

E in uscita si parla anche di Godin… Si priverebbe di uno come lui?
Penso che nell’ultima stagione, i problemi siano stati solo di natura tattica. Era abituato a giocare a quattro, ma quando ha capito determinati meccanismi, penso che si sia comportato bene. L’apprendistato è finito, potrebbe essere una risorsa importante.

Dopo un anno di Conte, con una squadra più collaudata e matura e con qualche rinforzo, questa Inter secondo lei è finalmente pronta per tornare a vincere lo scudetto?
Direi di sì, anche perché ci si aspetta questa. Ed è per questo che arrivano i ‘vecchiotti’. L’apprendistato è finito per tutti, le aspettative si sono alzate per tutti ora.

La nuova stagione è alle porte. Rivedremo presto in panchina Michele Serena?
Non dipende da me, il telefono è sempre acceso. Io sono pronto.

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