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Inter, Lukaku è tornato: ora vuole far paura

MILANO – E’ tornato. E’ vero, non ha segnato. E’ vero, ha sbagliato un gol che in altre situazioni probabilmente avrebbe fatto ed è stato impreciso in alcune situazioni. Ma Romelu Lukaku ieri sera contro il Napoli ha lanciato un messaggio a tutti, all’Inter e chissà, forse anche al campionato: sono tornato. Il belga non giocava una gara ufficiale con l’Inter da oltre due mesi (dal 29 ottobre contro la Sampdoria), da titolare addirittura da 131 giorni (26 agosto, contro la Lazio a Roma). E’ rimasto in campo per 65 minuti e, con una condizione ovviamente lontana dal 100%, ha fatto però vedere cosa potrà dare all’Inter in questa seconda metà di stagione: profondità, sponde, pericolosità negli ultimi 30 metri, la capacità di attirare su di sé l’attenzione di due giocatori, liberando così spazi per i compagni. Certo, come detto non è stato perfetto, ma se i guai fisici che lo hanno tormentato da fine agosto a metà novembre lo lasceranno finalmente in pace, per l’Inter, rilanciata dal successo contro gli azzurri, non potrà che essere un grande valore aggiunto. Quello che il club e Inzaghi speravano di avere quando a giugno si è concretizzato il clamoroso ritorno in prestito dal Chelsea dopo il milionario addio dell’estate 2021. Simone Inzaghi ha preferito “Big Rom” al campione del mondo Lautaro Martinez e lo ha affiancato a Edin Dzeko per una coppia XL che aveva mandato già buone indicazioni dalle amichevoli dicembrine. Lukaku nella preparazione invernale ha lavorato sodo, a volte anche più dei compagni. Voleva lasciarsi alle spalle i guai alla coscia sinistra e un Mondiale deludente vissuto da comparsa nelle prime due gare e da protagonista negativo nella decisiva sfida del girone contro la Croazia, macchiata con tre-quattro errori marchiani sottoporta.   

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Lukaku e il coro della curva

Lukaku voleva riprendere il filo da dove l’aveva interrotto, ovvero dal 29 ottobre, quando in 22 minuti contro la Sampdoria aveva sentito nuovamente una fitta al flessore sinistro. Il belga era tornato in campo dopo quasi due mesi fermo ai box solamente tre giorni prima in Champions contro il Viktoria Plzen e in sette minuti aveva subito timbrato il cartellino. Anche ieri sera Lukaku è partito fortissimo e nei primi cinque minuti ha creato scompiglio con una sponda per Dzeko (2′), uno scatto arginato al momento del tiro da Kim (3′), un bel cross che Dimarco non ha sfruttato (4′) e uno scatto in area bloccato sul dischetto dal muro azzurro (5′). I duelli con Kim hanno caratterizzato il primo tempo, ma il belga è riuscito comunque a ritagliarsi i suoi spazi: al 26′ ha dato il via all’azione confezionata da Dzeko e sbagliata da Darmian; mentre al 41′, su tacco volante di Barella, si è lanciato verso Meret, calciando però alto col destro, il piede debole. Nella ripresa ancora dei guizzi e il momento forse più atteso: il coro, ripetuto due volte e mai fatto finora, della Curva Nord che in estate aveva accolto il suo ritorno con freddezza. Lukaku ha ringraziato ed è poi uscito fra gli applausi. Adesso deve ritrovare condizione e soprattutto gol: li aspetta l’Inter per spaventare il resto della Serie A.   

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