Inter low-cost: in attesa delle cessioni il mercato nerazzurro cambia faccia…

Dopo l’investimento su Hakimi, dalle parti di Viale della Liberazione hanno ridotto le spese per gli acquisti. Vidal è un indizio, Kolarov la prova

L’Inter deve vendere. Ormai è risaputo. L’imperativo del club nerazzurro è chiaro da tempo: prima le cessioni, poi gli acquisti. Dopo l’investimento per Hakimi di fine giugno, dalle parti di Viale della Liberazione si sta procedendo con operazioni low-cost. Kolarov è l’esempio più lampante, l’operazione Vidal è un altro indizio. In attesa di piazzare gli esuberi, ascoltare magari qualche offerta interessante e poi, chissà, tornare con forza sul mercato.

Gli allenamenti

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Ma l’abbondanza in casa Inter è un problema non soltanto in sede di mercato. I nerazzurri sono tornati ad allenarsi agli ordini di Antonio Conte in vista della stagione ormai alle porte e la rosa è ampia, ampissima. Troppo: sono 32 gli effettivi a disposizione del tecnico salentino. Un’enormità: il problema è strutturale, con gli allenamenti difficili da gestire con un numero così elevato di effettivi. Bisogna inventarsi qualcosa per gestire tutto il materiale a disposizione. La necessità di sfoltire la rosa, oltre ad aiutare il mercato in entrata, è un aspetto fondamentale anche per quanto riguarda il lavoro sul campo.

La situazione

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I giocatori con la valigia in mano sono tanti: da Vecino, che Conte non considera funzionale al progetto, a Dalbert; da Godin, ancora nell’organico a disposizione del tecnico salentino, a Ranocchia. Fino ad arrivare ad Asamoah, oggetto misterioso che però difficilmente il club riuscirà a piazzare, e a Joao Mario, che però non si sta allenando con i compagni. Oltre a questi ci sono “coloro che son sospesi”: giocatori non ufficialmente sul mercato ma che, con l’offerta giusta, possono lasciare la Pinetina. Si parla di Gagliardini e Candreva, per esempio, che senza una proposta soddisfacente resteranno con Conte e si giocheranno le loro carte. Così come Nainggolan e Perisic, rientrati a Milano dopo i prestiti a Cagliari e Bayern: l’Inter non ha intenzione di regalarli e Conte ci sta lavorando, ma con l’offerta giusta partiranno senza troppe tragedie.

Anche i big

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Tra i sospesi ci sono anche diversi big: Brozovic, Skriniar, Eriksen. Pedine su cui si basa il progetto nerazzurro ma non ritenuti incedibili dalla società, a differenza dei vari de Vrij, Barella e Lukaku. Il tempo passa e l’Inter ha il disperato bisogno di vendere: per la cassa, per alimentare il mercato in entrata ma anche per sfoltire la rosa a disposizione di Conte durante il lavoro quotidiano sul campo. Il mercato avanza e la nuova stagione si avvicina: l’Inter non può farsi trovare impreparata.

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