Inter, la “missione uscite” è già cominciata: tutti i nodi da sciogliere

Marotta ha intenzione di sfoltire la rosa dopo i primi colpi in entrata, anche perché chiudere in attivo e alleggerire il monte ingaggi è d’obbligo: quasi una decina di situazioni sono già definite, ma ce ne sono molte altre su cui la dirigenza sta lavorando. Tra cui il sacrificio di un big

In sei hanno già salutato, altri aspettano soltanto l’ufficialità e altri ancora faranno le valigie a breve. C’è un affollato viavai in casa Inter in queste prime settimane di calciomercato e, anche se a infiammare i tifosi sono le molte e avanzate trattative in entrata, a tenere sull’attenti dirigenza e proprietà ci sono anche le cessioni, che siano in prestito o a titolo definitivo. Sono operazioni fondamentali sia per questioni tecniche di affollamento della rosa che per l’aspetto economico e di sostenibilità richiesto da Suning.

Gli affari chiusi

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Facendo un passo indietro, già sei giocatori sono stati depennati dal raccoglitore degli uomini sotto contratto con l’Inter. Andreaw Gravillon e Michele Di Gregorio sono stati riscattati da Stade Reims e Monza per un totale di 7,5 milioni di euro, mentre Matias Vecino, Andrea Ranocchia e Ivan Perisic (già ufficiale al Tottenham Hotspur) hanno chiuso la loro esperienza milanese con la fine del contratto, come Aleksandar Kolarov che si è ritirato. A loro vanno aggiunti anche Ionut Andrei Radu e Martin Satriano per cui manca solamente l’ufficialità dei prestiti a Cremonese ed Empoli, più Arturo Vidal che sta cercando una nuova squadra, ma è già virtualmente libero con una buonuscita nonostante il contratto valido fino al 2023. Felipe Caicedo, infine, era in prestito dal Genoa e tornerà momentaneamente alla base.

I pezzi grossi

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Come è noto, la famiglia Zhang richiede una sessione in attivo di circa 60 milioni di euro e questo costringe la dirigenza a lasciar partire uno dei titolarissimi con molto mercato. A questo punto il candidato forte pare Milan Skriniar in direzione Paris Saint-Germain, anche se il compagno di reparto Stefan De Vrij è da tempo in aria di addio, in caso di offerta congrua soprattutto dalla Premier League. Merita una menzione in questo paragrafo anche Andrea Pinamonti che, di rientro dal Genoa, dovrebbe riuscire ad assicurare all’Inter almeno 15 milioni di entrate con il Monza in prima fila per assicurarselo.

La raffica

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Uno dei cavalli di battaglia dell’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, è senza dubbio la capacità di trovare soluzioni anche per i giocatori che non avrebbero spazio in rosa. Una qualità sottolineata di rado ma preziosissima, con le sue squadre che raramente si trovano cariche di uomini costosi e poco utili al progetto. Da questo punto di vista l’attenzione è massima su Alexis Sanchez, che continua a spingere per avere un posto in Liga ed è fuori dal progetto Inter, ma che non lascerà tranquille le casse nerazzurre fino a quando avrà firmato per un nuovo club. Una soluzione va trovata anche per Valentino Lazaro, Henrique Dalbert e Stefano Sensi, ma c’è qualche voce che vedrebbe anche Roberto Gagliardini come possibile partente, anche se lo stipendio attuale è pesante per squadre di media classifica. Poi c’è il capitolo giovani, soprattutto in prestito: da quelli usciti ora dal vivaio come Cesare Casadei (piace al Cagliari) a quelli di rientro da altre esperienze come Zinho Vanheusden, Eddie Salcedo e forse Lucien Agoumé. Piace a tante squadre Sebastiano Esposito che non dovrebbe tornare a Basilea, mentre Lorenzo Pirola potrebbe restare al Monza dopo aver contribuito alla promozione in Serie A. In Viale della Liberazione il lavoro non manca.

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