Inter, la 33esima fatica record di Skriniar: da panchinaro a intoccabile

Ai margini nel finale della scorsa stagione, lo slovacco (autore pure di gol pesanti) gioca titolare dal 25 novembre. Nessun giocatore di movimento come lui

Al primo tentativo di alzare un trofeo con Conte, in finale di Europa League contro il Siviglia, Skriniar era seduto in panchina. Triste, con il futuro che sembrava lontano da Milano. La coppa non è arrivata, Milan è rimasto in nerazzurro e ora sta per cucirsi il tricolore al petto da assoluto protagonista. C’è un dato che fa spavento, soprattutto se paragonato al finale della passata stagione: lo slovacco ha una striscia aperta di 32 partite consecutive da titolare, considerando tutte le competizioni. Rivoluzione conte/copernicana.

Filotto

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A partire dal 25 novembre, in casa contro il Real Madrid, non è mai esistita un’Inter senza Skriniar tra gli undici titolari. Pochi giorni dopo, sul campo del Sassuolo, i nerazzurri sono tornati al 3-5-2, hanno ritrovato solidità e Milan si è scoperto nuovamente al centro del villaggio. Ma in pochi avrebbero pensato che, di lì a cinque mesi, lo slovacco non avrebbe più saltato una partita. Considerando anche il calendario contratto per l’anomalia di questa stagione e gli impegni con le nazionali: a fine marzo l’ex Samp ha giocato tre partite in una settimana (contro Cipro, Malta e Russia) senza mai tirare il fiato.

Record

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Sabato contro il Crotone l’Inter cerca i tre punti per sperare nello scudetto sul divano, se l’Atalanta non dovesse vincere contro il Sassuolo domenica, e Skriniar giocherà la 33esima partita consecutiva da titolare. Dal 24 novembre, nessun giocatore di movimento è sceso in campo più volte dal primo minuto in Serie A: Bastoni è a 29, come Milinkovic-Savic; Acerbi subito dietro a quota 28. Due nerazzurri e due biancocelesti tra i primi quattro.

Anche gol pesanti

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Il rinato Skriniar, sulla falsa riga di Eriksen e Perisic, è tra i segreti meno celati di questa Inter che vede il diciannovesimo scudetto. Con e grazie allo slovacco, Conte ha costruito una delle retroguardie migliori d’Europa: 10 clean sheet nel 2021, solo il Chelsea tra i principali campionati europei ha fatto meglio nel nuovo anno con undici partite senza subire gol. L’ex Sampdoria si è adattato alla perfezione alla difesa a tre dopo un primo anno molto complicato e spesso si trova anche proiettato in avanti, sia in movimento sia sui calci piazzati: oltre all’apporto dietro, lo slovacco può vantare il gol decisivo contro l’Atalanta e i colpi di testa vincenti contro Roma e Verona. La partita di fila numero 33 sta per arrivare: da escluso a uomo dei record, la parabola di Skriniar è la chiave di una difesa di ferro e di un’Inter vicina all’apoteosi.

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