Inter, Kolarov e Young ai margini: il futuro sarà lontano da Milano?

Per entrambi contratto in scadenza e 3 milioni di euro netti di ingaggio: difficile che possano continuare. E per Ashley c’è sempre l’idea Watford

Il mercato in entrata è fermo, perlomeno a livello pratico considerando che non ci sono trattative già in corso. Le idee, come sempre, ci sono e toccano tutti i ruoli, tuttavia finché non si avrà un quadro definito della situazione societaria sarà difficile ipotizzare ciò che potrebbe accadere in estate. Qualche indizio in più lo fornisce la rosa a disposizione di Antonio Conte, con più di un giocatore che sembra ormai out dal progetto 2021-2022: per esempio Aleksandar Kolarov e Ashley Young, entrambi in scadenza di contratto al termine della stagione. Quante chance per proseguire con l’Inter? Al momento, pochissime. Soprattutto per il primo

L’esplosione di Bastoni

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Arrivato dalla Roma a titolo definitivo in cambio di 1,5 milioni di euro (più bonus che difficilmente saranno centrati), finora il difensore serbo ha raccolto solamente 11 presenze (sette in Serie A, tre in Coppa Italia, una in Champions League) per un totale di 71’ giocati con nessun gol realizzato e un assist all’attivo, nel 2-2 interno contro il Parma il 31 ottobre scorso. A questi numeri ‘deboli’ va aggiunta l’esplosione di Alessandro Bastoni, il concorrente nel ruolo nella difesa a tre dell’Inter. Rendimento, ma soprattutto prospettive alla mano il confronto tra i due è diventato spietato con Kolarov destinato alla panchina. L’età (35 anni) e l’ingaggio (3 milioni di euro netti) giocano a suo sfavore, anche per questi aspetti le strade sembrano destinate a dividersi.

Ok nel 2019-20, poi…

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Discorso simile per l’esterno inglese, comunque prezioso nella seconda parte della scorsa stagione con 25 presenze, quattro assist e quattro centri (contro Lazio, Brescia, Torino e Atalanta). Pure in questo caso, la concorrenza ha fatto la differenza in favore di un Ivan Perisic rinato negli ultimi mesi. E così, rispetto al 2019-2020, le statistiche di Young sono vertiginosamente calate con un totale di 1540’ in tutte le competizioni (zero reti). Stesso stipendio di Kolarov, anch’egli classe ’85, probabilmente il futuro dell’ex Manchester United sarà lontano da Appiano Gentile con il calcio inglese pronto a riabbracciarlo. Magari grazie a quel Watford nel quale Ashley si è formato nel settore giovanile per poi collezionare 22 gol in 107 partite in prima squadra.

Dear Watford, my love

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“Se avessi la possibilità di giocare per gli Hornets, lascerei l’Italia adesso: quello è il luogo che conosco, dal quale provengo e che mi ha permesso di arrivare lontano…”, ha dichiarato il ragazzo lo scorso ottobre. Una dichiarazione che ‘pesa’ come una vera e propria dichiarazione d’amore e che magari, a breve, diventerà qualcosa di più, soprattutto se il Watford dovesse centrare la promozione in Premier League. Da lì spiccò il volo arrivando all’Aston Villa ed esplodendo con lo United con il quale – tra il 2011 e il 2020 – ha messo in bacheca sette trofei. Per il momento, con l’Inter è a quota zero: un motivo in più per portare a casa lo scudetto e restare comunque nella storia nerazzurra.

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