Inter-Juve, Inzaghi contro Allegri per la volata Champions

È tutta colpa del Napoli, di questo incontenibile, inarrestabile, irraggiungibile Napoli, se ormai si gioca solo per il secondo posto. Nobile quanto vogliamo, ma ai fini sportivi vale pochino e ai fini economici vale quanto il terzo e quarto piazzamento. Quest’anno però è un po’ diverso, quel posto rappresenta il punto di sfida fra Inter e Juventus, fra Inzaghi e Allegri che ha suggerito (ordinato) ai suoi di giocare senza avvertire il peso del -15. Lo vogliono tutt’e due, quasi fosse una questione personale, e stasera si guarderanno in faccia per la seconda volta in questo campionato, in attesa della terza e della quarta sfida stagionale in Coppa Italia.

Riflessi

A Torino, nel girone d’andata, la vittoria della Juventus ha avuto un peso sul cammino dell’Inter, che arrivava da 4 vittorie di fila e sentiva ancora il profumo della vetta. Il Napoli non sembrava ancora imprendibile, nonostante il vantaggio fosse già consistente (8 punti sui nerazzurri, dopo 12 giornate). Allegri invece infilò quel 2-0 nella magnifica striscia di 8 vittorie consecutive e alla 16ª si trovò davvero al secondo posto, a 7 punti dalla squadra di Spalletti. Adesso lo scenario è diverso, per Inter e Juventus è impensabile, in questo momento, acciuffare la capolista. Vincere questa partita porta però prestigio e il puntiglio con cui si sono affrontati gli allenatori alla vigilia lo fa capire chiaramente. Ha detto Allegri: «Andiamo a San Siro per difendere il secondo posto. Perché noi siamo secondi con 3 punti più dell’Inter, 5 più del Milan, 4 più della Lazio e 6 più della Roma». Max rivendica quanto è successo sul campo, cancellando dalla sua mente sentenze e tribunali. Ha risposto Inzaghi: «Juve a +3? Quanto accadrà sotto il profilo della giustizia lo vedremo, speriamo solo che al più presto tutto sia definito perché c’è bisogno di chiarezza. Giudicheranno gli organi competenti».

Meriti

Ma chi merita di più quel piazzamento? La discontinuità di risultati e di rendimento mette Inter e Juventus quanto meno alla pari del Milan, ma anche della Roma, della Lazio e pure dell’Atalanta. Se il Napoli sta dominando in campionato con 18 punti di vantaggio sull’Inter (o 15 sulla Juve), la colpa è anche di chi insegue, delle continue e rovinose cadute. Nessuno può pensare di vincere lo scudetto perdendo 8 volte in 26 giornate (l’Inter), ma nemmeno 5 volte (la Juventus). Finora la stagione, nel suo complesso, premia di più l’Inter che ha conquistato la Supercoppa e che è ancora in corsa in Champions League e in Coppa Italia; la Juve ha dovuto affrontare altri problemi, è stata retrocessa dalla Champions all’Europa League ma la Coppa Italia potrebbe diventare quanto meno una consolazione. Ne riparleranno, Simone e Max.

La sfida

Il secondo attacco del campionato (47 gol fatti dall’Inter) sfiderà la seconda difesa del campionato (22 gol subiti dalla Juventus). Sarà questo il senso dello scontro di stasera? Nessuna delle due sta davvero convincendo sul piano del gioco, ma a questo punto della stagione interessa ben poco. La Juve arriva dal 4-2 sull’ultima in classifica, la Samp, quando ha saputo riaccendere la luce dopo il black-out del momentaneo pareggio doriano; l’Inter arriva dalla sconfitta di Spezia, dove ha sbagliato una serie incredibile di occasioni da gol. Non incantano, non hanno le certezze del Napoli, la personalità, l’allegria, il gusto del gioco del Napoli.

Gli imperfetti

Se la squadra di Spalletti è oggi la perfezione, Inter e Juve puntano al primo posto del campionato dell’imperfezione, dell’incompletezza, del vorrei ma non posso. Però, come detto, allo stesso livello ci sono anche Lazio (che in questo segmento di Serie A ha perso meno delle altre, 5 sconfitte, come la Juve), anche Milan, Roma e Atalanta, nonostante il maggior distacco. Impossibile stabilire chi sia la migliore, la meno discontinua, la meno imperfetta di questo gruppetto. A occhio, faremmo attenzione alla Lazio che, avendo la possibilità da ora in poi di schierarsi sempre con la formazione titolare, o meglio, la formazione dei titolari (appena rientrerà Immobile) una volta a settimana, potrà avere qualche chance in più.


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