Inter, Inzaghi sempre aggrappato al quasi 37enne Dzeko. E per il Verona è un incubo

L’attaccante bosniaco torna titolare dopo il turno di riposo contro il Parma in Coppa Italia: con i veneti non ha mai perso e ai gialloblù segna in media ogni due partite

Gira e rigira, lui c’è sempre. Un turno di stop in Coppa Italia per tirare il fiato e poi subito in campo: non solo tra i titolari, ma anche tra coloro su cui Simone Inzaghi punta forte per archiviare la pratica Verona senza patemi d’animo. Edin Dzeko c’è sempre e come lo scorso anno è stato protagonista di un avvio di stagione solido e dominante, da trascinatore tecnico e carismatico. È il Romelu Lukaku che non c’è, di fatto, e per riprendere a correre dopo una settimana turbolenta il mondo interista si affida (anche) a lui.

Ancora insieme

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A marzo gli anni saranno 37, ma Dzeko sfiora i 1500 minuti in stagione come sesto uomo più utilizzato da Inzaghi in stagione e ha già sfondato la doppia cifra di gol, con dieci reti in stagione e moltissime partite da forza trainante dei nerazzurri. Il rinnovo è sempre più vicino nonostante un ovvio ridimensionamento di ingaggio, con il centravanti che ha trasformato i punti di domanda in punti veri, sia in classifica che sulle possibilità di prolungamento contrattuale. Basta continuare con questo ritmo e il 2023-2024 con l’Inter sarà realtà.

Questione di numeri

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Per continuare il trend si parte dall’anticipo di sabato sera contro il Verona, una squadra con cui i nerazzurri hanno un record incredibile: mai sconfitti in casa negli incroci di Serie A, il club di viale della Liberazione non perde in campionato contro i gialloblù dal 1992, arriva da 22 risultati utili consecutivi e da 12 match al Giuseppe Meazza contro i veneti segna sempre. Completa il quadretto lo score dello stesso Dzeko, anche lui imbattuto in 8 incroci (6 vittorie) e in gol per quattro volte, sempre in partite casalinghe compresa la scorsa stagione a San Siro. Con un pizzico di nostalgia: il 22 agosto 2015 Edin esordiva in Serie A proprio in un Verona-Roma. Sette anni e mezzo dopo, è ancora una delle minacce principali del campionato.

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