Inter, Inzaghi nasconde le carte. Il vero dubbio è in mezzo

Il tecnico nerazzurro non dà indicazioni a due giorni dalla sfida di San Siro con la Juve. Tutti a disposizione nell’ultima seduta di allenamento. Ballottaggio tra Calhanoglu e Vidal, ma occhio anche a Vecino

Tutto come da programma. Il percorso di avvicinamento al derby d’Italia prosegue senza intoppi in casa Inter, dove Inzaghi ha diretto tutta la truppa al completo nell’ultima seduta mattutina. Un po’ di corsa, esercizi atletici, qualche scambio leggero e soprattutto tanti sorrisi alla Pinetina sotto lo sguardo attento del tecnico nerazzurro, che non ha dato particolari indicazioni sulle incognite di formazione (poche per la verità) in vista della sfida di domenica sera a San Siro. Gli ultimi nodi, con ogni probabilità, verranno sciolti solo tra sabato e domenica mattina, ma Inzaghi può attingere a piene mani dall’organico senza dover fare scelte obbligate, come accaduto invece contro la Lazio.

ALTERNATIVE

—  

Il centro sinistra resta di fatto l’unica casella ancora da riempire per comporre l’undici che sfiderà la Juve dal primo minuto. Al di là delle solite certezze, i ruoli in cui il tecnico nerazzurro è solito mescolare le carte (vale a dire gli esterni) sembrano infatti già assegnati: a destra è certo il rientro di Darmian, mentre a sinistra sembra difficile rinunciare a un Perisic in forma smagliante e anche oggi tra i più attivi in allenamento. Con Calhanoglu pienamente recuperato dopo la botta alla caviglia rimediata in nazionale (il turco si allena già da due giorni a pieno ritmo), resta invece il dubbio se confermare un Vidal reduce dalla brillante prestazione in Champions contro lo Sheriff. Il rientro del turco nel ruolo di mezzala sinistra è subordinato prima di tutto alla necessità di avere (almeno) un tiratore in campo (l’altro sarebbe Dimarco, che però dovrebbe partire dalla panchina). Dalla sua, inoltre, ha anche la freschezza garantita dal doppio turno di riposo tra Lazio e Sheriff (perché all’Olimpico è entrato solo nei minuti finali al posto di Barella). La brillantezza e la voglia di Vidal, ulteriormente motivato dalla sfida contro il suo passato, sono le uniche due variabili che potrebbero far cambiare idea a Inzaghi. Tra i due, al momento, è ballottaggio pieno. E occhio che alla fine non la spunti il terzo incomodo: Vecino.

Precedente Bologna, Mihajlovic: "Ibra? Non l'ho sentito, devo pensare ai miei. E su Sanremo..." Successivo Diretta finale inseguimento Jonathan Milan Lambie/ Streaming video Rai Mondiali pista