Inter in vendita? Le reazioni social: “E ora un fondo Usa”

Dopo le indiscrezioni rilanciate dal Financial Times i tifosi nerazzurri non parlano d’altro. Per tanti, le parole di Marotta sono “una sentenza”. E l’hashtag #SuningOut spopola fino a notte fonda

Le indiscrezioni del Financial Times come detonante e le parole di Marotta che accendono la miccia. L’Inter è in vendita? La famiglia Zhang ha davvero affidato a Goldman Sachs e Raine Groups il mandato di trovare acquirenti per il club? L’era Suning iniziata nel 2016 è davvero a un passo dal chiudersi? Sono gli interrogativi che scuotono il popolo nerazzurro e infiammano immediatamente i social, in cui si riversano le reazioni di tifosi e appassionati tra meme ironici, giudizi sferzanti e previsioni sull’Inter di domani. In ogni caso, la tendenza si intuisce chiaramente dopo poche ore dalle parole dell’ad nerazzurro, quando tra i trending topic di twitter irrompe nuovamente l’hashtagh #SuningOut.

SUNINGOUT

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C’è chi, piazzando addirittura l’hashtagh nel nickname, esulta senza mezzi termini con un “se ne vaaaa” urlato, e chi invece rispolvera con pacatezza il vecchio adagio “se son rose fioriranno”. Di fatto, proliferano i tweet di appassionati che tifano “perché sia la volta buona”. Tra i tifosi più noti prevalgono attendismo e toni pacati, come chi si limita a rilanciare l’indiscrezione del Financial Times. Ma la sensazione generale è che il popolo nerazzurro non veda l’ora di chiudere un capitolo per aprirne uno nuovo. “Suning se ne deve andare” sottolineando la necessità di “ribadire con forza il concetto adesso che la tempesta in campo si è placata, prima che qualcuno pensi dipendesse dai risultati negativi”. E c’è anche chi è più netto e sbrigativo, secondo cui l’attuale presidente Zhang “non merita la nostra Inter” e a cui riserva un laconico “vattene”.

PROSPETTIVE

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La stragrande maggioranza dei meme utilizzati dai tifosi per commentare l’indiscrezione trasmette la speranza e addirittura l’augurio che la vendita dell’Inter si concretizzi una volta per tutte. “È quasi finita ‘sta sofferenza”, esulta qualcuno. Ma a desiderarlo sono anche quei tifosi che riconoscono pure quanto di buono fatto dall’attuale proprietà, confidando che “possa gestire senza le scocciature varie che hanno caratterizzato Suning (che per carità va ringraziata e tutto…)”. L’importante, fa notare qualcun altro, è che la prossima proprietà sia in grado d’invertire la rotta sul mercato. “Perché il problema è che sotto una certa soglia Suning non venderà e noi di mercati a caccia di parametri zero e campioni non acquistabili ci siamo completamente stufati”. Per tanti, l’auspicio è che la nuova proprietà parli americano, “un fondo Usa si spera sullo stile del Liverpool e non Arsenal”, si augura qualcuno guardando a “una proprietà forte che parta dalla competitività sportiva per raggiungere un fatturato da top club”. Entro fine anno si capirà senz’altro qualcosa di più, ma i tifosi sembrano avere già le idee chiare. E sono in tanti a pensare che le mezze parole di Marotta siano in realtà “una sentenza” sull’imminente fine dell’era Suning.

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