Inter, il rinnovo di Bastoni e un colpo per reparto: ecco l’attacco al Napoli

La finale di Istanbul e la qualificazione alla prossima Champions valgono 170 milioni. Obiettivo… scudetto

Doppia Champions chiama scudetto. Perché i soldi aiutano, “ci sarà un extra budget dovuto al cammino in Europa e il tesoretto ci farà star meglio”, per dirla con le parole dell’amministratore delegato Beppe Marotta. L’Inter di oggi vince per il presente e il futuro, questa è la verità. L’Inter che vede Istanbul e il quarto posto sistema il bilancio attuale e pianifica come aveva temuto di non poter fare la stagione prossima. Quella dell’attacco allo scudetto, del ritorno a quei vertici a cui la società si era abituata da almeno tre campionati, vertici mai visti neppure in cartolina nel 2022-23.

Fiducia Bastoni

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L’Inter è vicina a sforare quota 100 milioni di euro incassati da questa Champions. Andare a Istanbul vorrebbe dire mettersi in casa altri 16 milioni, tra premio Uefa e piccolo ritocco del market pool. È un numero che colma ampiamente la perdita di bilancio prevista a giugno, inizialmente stimata intorno a quota 60. È un numero che regala alla società una certa libertà d’azione anche nell’immediato. Per esempio, nell’offerta di un rinnovo di contratto a Bastoni. Difficile scindere i due discorsi, tra il cammino in questa Champions e la qualificazione alla prossima. Logico che fallire il quarto posto – che stime di botteghino comprese vorrebbe dire 70 milioni garantiti di introiti – avrebbe di fatto costretto la società a rivedere al ribasso i programmi. Così, invece, si spiega l’ottimismo diffuso proprio sul rinnovo del difensore in scadenza nel 2024. L’Inter sa che una soluzione andrà trovata al più breve, entro l’inizio vero e proprio del mercato, onde evitare un nuovo caso Skriniar. Ora il club è fiducioso di chiudere il rinnovo entro la fine di questo mese, con un ingaggio che non dovrebbe andare lontano, bonus compresi, dai 6 milioni a stagione.

I piani alti

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Altro esempio? Dzeko. Ha il contratto in tasca da mesi ormai, accordo annuale da 5 milioni, ma è evidente che senza quarto posto il bosniaco non rimarrebbe. Il ragionamento è più ampio. L’Inter non sarà obbligata a vendere, la prossima estate. Le cessioni saranno una scelta tecnica e di opportunità, leggi i nomi di Onana, Brozovic e Dumfries. Vuol dire a quel punto avere anche la possibilità di muoversi in entrata. Su un nuovo difensore che sostituisca Skriniar (Chalobah e Adarabioyo i preferiti), un centrocampista (Kessie è sempre nel mirino, al netto di ogni smentita) e un attaccante se Lukaku – come oggi è probabile – dovesse rientrare al Chelsea. Il preferito è Retegui, colpo che all’Inter ricorda in qualche modo l’operazione Lautaro di cinque anni fa. L’obiettivo è alzare l’asticella se possibile ringiovanendo la rosa, abbassando un’eta media troppo alta. E certo che meglio di così, dal punto di vista economico, non poteva andare: Zhang può ringraziare Inzaghi.

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