Inter, il crollo all’Olimpico spiegato dai numeri. Mai così male con Inzaghi

Le statistiche della sfida contro la Lazio mostrano tutte le colpe dei nerazzurri, superiori solo nel possesso palla e nel numero di calci d’angolo. Biancocelesti meglio in tutti gli indicatori offensivi

Un k.o. doloroso riflesso da numeri impietosi. Lo scivolone nerazzurro all’Olimpico è figlio di una serata storta messa a nudo anche dalle statistiche raccolte da Opta, che hanno evidenziato un’Inter inferiore all’avversario in quasi tutti gli indicatori, soprattutto quelli offensivi. Lo strapotere biancoceleste dalla mezzora in poi risulta evidente nel report di fine gara, con l’Inter una volta tanto superata proprio nei fondamentali in cui di solito è abituata a dettare legge. A sorridere ai nerazzurri è stato solo il possesso palla, come al solito superiore all’avversario con un abbondante 52%. La squadra di Inzaghi ha anche provato la conclusione più volte, con un totale di 17 tiri a 10, ma – come spesso accaduto la scorsa stagione – a mancare sono state precisione e freddezza.

FOTOGRAFIA DI UN FLOP

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L’Inter di Inzaghi ha abituato i suoi tifosi a un gioco offensivo, spumeggiante e spesso e volentieri dominante, a prescindere dall’avversario. Mantenere iniziativa e pallino del gioco è da sempre un diktat irrinunciabile della filosofia inzaghiana, quella che all’Olimpico è improvvisamente andata a farsi benedire di fronte alle contromisure messe in atto da Sarri. In concreto, rispetto ai biancocelesti l’Inter ha realizzato meno lanci (37 a 53), meno verticalizzazioni (126 contro 151), meno dribbling positivi (4 contro 7) e addirittura nessun passaggio filtrante. Inferiore anche il gioco di sponda (solo uno contro i 4 della Lazio), così come la percentuale di realizzazione finale in relazione ai tentativi e alle giocate utili in zona offensiva: appena il 6% per i nerazzurri contro il 30% dei padroni di casa. Un altro dato che ben fotografa la serata confusionaria della truppa nerazzurra è quello che riguarda il numero dei palloni giocati, quasi sempre dominato da Brozovic: a toccare più palloni contro la Lazio non è stato il croato, bensì Bastoni, che ha giostrato palla 95 volte, vale a dire cinque in più del centrocampista. Un’anomalia mai verificatasi finora con Inzaghi in panchina, per non parlare dei passaggi positivi (77 per Bastoni contro i 75 del croato).

GLI ALTRI NUMERI

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In generale, almeno per quanto riguarda il campionato, i nerazzurri di Inzaghi non avevano mai raccolto una serie di dati così inferiori rispetto all’avversario di turno. A questi vanno anche aggiunti i numeri relativi ai contrasti vinti e alle palle recuperate, in entrambi i casi favorevoli ai biancocelesti. Come se non bastasse, la Lazio ha prevalso anche nei fondamentali difensivi recuperando più palloni (59 a 57), vincendo più contrasti (9 a 7) e intercettando più palle (7 a 5), tutto merito di una lunghezza di squadra di gran lunga inferiore rispetto ai nerazzurri (34 metri contro i 46). Numeri che sottolineano come quella dell’Inter sia stata una serataccia sotto tutti i punti di vista.

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