Inter, i nazionali possono partire

MILANO – I ct delle nazionali estere non mollano e alla fine probabilmente la spunteranno ottenendo i giocatori dell’Inter. Resta da vedere se la stessa sorte toccherà a Mancini che ha convocato Barella, Sensi e Bastoni. In particolare il Belgio spera di veder arrivare in ritiro Lukaku, la Croazia aspetta Brozovic e Perisic, la Slovacchia Skriniar e la Danimarca Eriksen. Tutto è legato all’esito del tampone molecolare che i nerazzurri hanno svolto stamani alla Pinetina: se domani mattina tutti risulteranno negativi come successo negli ultimi due “giri”, allora l’Ats darà il via libera alla ripresa degli allenamenti ad Appiano e contestualmente dovrebbe liberare i nazionali.

Cosa succede con i nazionali

In questo caso gli interisti sarebbero liberi di viaggiare, pur dovendo sottostare a determinate regole (utilizzo di voli o auto private). Al tempo stesso, però, potrebbero anche allenarsi e giocare con le rispettive nazionali. O almeno questo dice il regolamento internazionale a patto che osservino alcune “regole”. Quali? I calciatori sottoposti a isolamento fiduciario dovrebbero mangiare, cambiarsi e fare la doccia non insieme ai compagni di nazionale, ma nelle rispettive stanze. Dovrebbero inoltre viaggiare non insieme agli altri. Insomma, un’insieme di accortezze non semplice, ma neppure impossibile da mettere in pratica. Le nazionali straniere hanno già fatto sapere di volerle mettere in pratica e per questo hanno confermato la convocazione dei vari Lukaku, Eriksen, Perisic, Brozovic ecc… E l’Italia? L’Inter spera che i nerazzurri vengano dispensati da Mancini, ma il precedente di Chiellini e Bonucci, che a ottobre raggiunsero Coverciano in un secondo momento, non lascia molti margini di dubbio: Barella, Sensi e Bastoni si aggregheranno agli azzurri. Sempre che tutti i tamponi effettuati oggi siano negativi. Violare l’isolamento fiduciario senza l’ok dell’Ats porta a sanzioni di natura penale anche se Ronaldo che lo ha fatto lo scorso autunno ha preso solo una multa di 1.000 euro. Di certo in queste ore nella vicenda è entrata di mezzo pure la politica e le varie federazioni stanno avendo contatti con le autorità sanitarie italiane per capire come comportarsi. L’Inter non sarebbe soddisfatta di veder partire i propri tesserati per andare all’estero mentre sono in regime di isolamento fiduciario, ma la decisione è dell’Ats e qualunque sia, in viale della Liberazione sarà rispettata come sempre successo.

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