Inter e il puzzle dei rientri: ecco come Inzaghi ritrova i suoi nazionali

Sette gare in 21 giorni e 14 giocatori di ritorno dalle qualificazioni mondiali da gestire. Dalle fatiche De Vrij, Skriniar e Brozovic ai viaggi di Vecino e Vidal, ecco la situazione dei nerazzurri

Calendario e lavagna. Simone Inzaghi studia il rientro dei 14 nerazzurri impegnati con le nazionali. Domenica alle 12.30 c’è la Sampdoria, poi la delicata sfida a San Siro contro il Real Madrid (mercoledì 15). Nel pieno di un tour de force con 7 gare in 21 giorni. L’allenatore ha già in mente di far rifiatare chi ha speso più energie. L’idea è ruotare gli uomini in campionato, così da avere pronti i migliori in vista della Champions. Nonostante le buone prestazioni, i giocatori rischiano di tornare scarichi e affaticati. C’è chi non ha saltato un minuto delle tre gare previste come De Vrij, Skriniar e Brozovic (decisivo il suo gol contro la Slovacchia). E chi in Sudamerica rischia di accumulare 270’ facendo rientro a Milano non prima di venerdì sera. A meno di 48 ore dalla sfida di Marassi.

Sempre in campo

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Tre su tre. L’olandese De Vrij è stato l’unico della retroguardia Orange a non sedere mai in panchina. Anche il collega Skriniar ha guidato il reparto della Slovacchia per 270’, non riuscendo a evitare la rete dell’amico centrocampista nella gara con la Croazia. Quel Brozovic leader dei suoi in mezzo al campo. Completati gli impegni, i nerazzurri faranno ritorno in queste ore a Milano. Discorso diverso per i sudamericani. Vidal e Vecino hanno giocato rispettivamente 180 e 160 minuti. Il cileno ha fatto a sportellate contro Brasile ed Ecuador, l’uruguaiano è salito in cattedra contro Perù e Bolivia collezionando due ottime prestazioni. Saranno impegnati nella notte italiana di giovedì con l’ultima gara: li attendono Colombia (ore 1) ed Ecuador (00.30). Il viaggio intercontinentale non aiuterà a ricaricare le batterie. Potrebbero atterrare in Italia tra la serata di venerdì e le prime ore di sabato. Con la Samp alle porte, molto probabilmente finiranno in panchina.

Sufficienza

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Gol e assist all’esordio contro il Genoa, Hakan Calhanoglu si è ripetuto contro Gibilterra nel secondo impegno (il più semplice) della sua Turchia. Entrato dalla panchina nella ripresa, dopo 10’ ha servito il passaggio vincente per il primo squillo di Dervisoglu. In campo per tutta la gara contro Montenegro, è uscito a 5’ dalla fine nel pesante 6-1 subito dall’Olanda. Ci si aspettava di più dal numero 10 turco. All’Inter dovrà dimostrare di poter essere decisivo. Sono 180 anche i minuti collezionati da Dzeko: l’1-1 della Bosnia contro la Francia è merito della rete realizzata dall’ex Roma. Risparmiato dal c.t. nell’amichevole col Kuwait, pochi lampi nei 90’ terminati in parità contro il Kazakistan, ma si è procurato il rigore poi segnato da Pjanic. Presente ma poco incisivo nella prima uscita è stato Ivan Perisic. Il c.t. Dalic lo ha schierato titolare in due delle tre gare, ma l’esterno croato non è riuscito a prendersi la scena da protagonista, anche se dopo una grande azione ha messo davanti alla porta Pasalic per il 2-0 contro la Slovenia. Dumfries (163’) e Barella (154’): questo il minutaggio del difensore olandese e centrocampista azzurro. Il primo ha sfruttato le sue chance e terminato gli impegni, l’altro ha lottato come sempre nonostante le due uscite da rivedere dell’Italia. Potrebbe tirare il fiato nell’ultimo match contro la Lituania.

Meno impegnati

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Finora gli unici nerazzurri ad avere collezionato zero minuti sono Bastoni e Sensi. Il c.t. Mancini ha tenuto in panchina il difensore e lasciato in tribuna il centrocampista contro Bulgaria e Svizzera. Sarebbero partiti titolari stasera contro la Lituania, ma piccoli acciacchi li terranno fuori. Se esiste un fattore positivo nella sospensione di Brasile-Argentina, lo sfrutterà l’allenatore dell’Inter. Lautaro e Correa, entrambi in gol nel 3-1 dell’Albiceleste al Venezuela, hanno evitato i 90’ estenuanti contro Neymar e compagni. La trasferta a Caracas e la difficile situazione vissuta al Maracanà di Rio hanno influito nella tenuta psicofisica dei due attaccanti. Contro la Vinotinto, Il primo è partito titolare e al 75’ ha lasciato il campo, l’altro è subentrato negli ultimi 30’. Vedremo se il c.t. Scaloni deciderà di impegnarli anche contro la Bolivia giovedì notte. Inzaghi fa i suoi calcoli e cerchia in rosso le date sul calendario. Samp, Real, Bologna, Fiorentina, Atalanta e Shakhtar in trasferta. Una partita ogni tre giorni, servirà l’apporto di tutti. Il primo punto di svolta della stagione nerazzurra è dietro l’angolo.

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