Inter, Correa a un passo: c’è lo sconto della Lazio, ora il prezzo è di 31 milioni

C’è lo sconto di Lotito: prestito e poi obbligo, attese per oggi le firme. Il Tucu riabbraccia Inzaghi. Decisivo il vertice telefonico ad Appiano tra i dirigenti nerazzurri e il manager Lucci

Siamo al traguardo, l’Inter ha messo le mani su Joaquin Correa al termine di un giorno – un pomeriggio, per la verità – decisivo per azzerare le distanze con la Lazio. Mercoledì sarà il momento della definizione dei contratti, con le firme su tutti i documenti. Ma l’accordo è sostanzialmente trovato: un’operazione complessiva da 31 milioni di euro, divisi in 5 milioni di prestito oneroso, 25 di riscatto obbligatorio e un ulteriore milione di bonus da versare nelle casse di Lotito. Il tutto per la gioia di Simone Inzaghi, che ritrova il Tucu in nerazzurro dopo i tre campionati trascorsi insieme alla Lazio.

L’affare si fa

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Il sostanziale via libera è andato in scena ad Appiano Gentile, oggi pomeriggio. Mentre Inzaghi allenava i suoi verso la trasferta di Verona, l’a.d. nerazzurro Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio erano chiusi nel loro ufficio, in riunione telefonica con Alessandro Lucci, agente di Correa, l’uomo che ha portato avanti la mediazione tra Inter e Lazio, i cui rapporti sono ai minimi termini dopo l’affaire Inzaghi. È qui che l’Inter ha incassato l’apertura di Lotito: dopo il passaggio dai 40 milioni di valutazione ai 35 dello scorso fine settimana, i nerazzurri hanno accolto con favore la disponibilità della Lazio a un ulteriore sconto, fino ad arrivare alla fatidica quota 31. La struttura dell’operazione sarà definita nei dettagli mercoledì, ma dovrebbe appunto prevedere un prestito con obbligo di riscatto. Nessun problema nell’accordo tra l’Inter e il giocatore, che da giorni avevano già raggiunto un’intesa su base quadriennale – ovvero fino al 2025 – per un ingaggio da 3,5 milioni di euro netti a stagione. Lo stesso giocatore, tempestato dalle telefonate del compagno di nazionale Lautaro che non vede l’ora di abbracciarlo a Milano, aspetta a questo punto solo il via libera per raggiungere la sua nuova destinazione: non è escluso che possa farlo già domani sera, per poi allenarsi con i nuovi compagni dopodomani alla vigilia della trasferta di Verona.

Prima scelta

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L’Inter ha di fatto rispettato la tempistica che si era data per l’arrivo del secondo attaccante dopo Dzeko, per dimenticare il più in fretta possibile l’addio di Lukaku. C’è sempre stato Correa in cima ai pensieri di Inzaghi e dell’Inter. Più di Marcus Thuram, la cui lesione al collaterale (e conseguente stop di due mesi almeno) è stata ufficializzata ieri. Più dello stesso Andrea Belotti: Inter e Torino hanno dialogato, ma i nerazzurri non hanno mai affondato il colpo, perché convinti di riuscire a esaudire il desiderio di Inzaghi. Nerazzurri e granata si sono peraltro sentiti anche ieri sera, con l’Inter che ha di fatto informato i granata della chiusura imminente sul fronte Correa. Lotito reinvestirà i milioni dell’Inter per completare il reparto offensivo di Sarri: il primo obiettivo è Kostic (Eintracht), da non sottovalutare il nome di Brandt (Dortmund). L’attacco di Inzaghi è invece ora numericamente a posto. Ma in queste ore saranno fatte valutazioni approfondite sul conto di Alexis Sanchez, proprio ieri rientrato ad Appiano. Ecco perché non è da escludere che, in extremis, il club di Zhang possa decidere di affondare il colpo anche su Gianluca Scamacca, qualora per il Sassuolo e lo stesso centravanti non dovessero presentarsi altre occasioni da qui in avanti. L’occasione che Correa aspettava, invece, si è materializzata. Nove anni dopo quel provino in nerazzurro: era il 2012, il Tucu rimase ad Appiano due settimane. Poi l’Estudiantes chiese due milioni per liberarlo e l’affare sfumò. Oggi ce ne sono voluti 15 volte tanti. Ma all’Inter e a Inzaghi va benissimo così: il meglio deve ancora venire.

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