Inter-Conte, è il momento più difficile

INVIATO AD APPIANO – Il giorno dopo la sconfitta contro il Real che ha segnato la quasi eliminazione dalla Champions, l’Inter si è scoperta fragile e ora si interroga sul suo futuro. A due mesi dall’inizio della stagione, i problemi abbondano e i numeri condannano Conte e il suo gruppo. Appena 4 successi nelle prime 12 gare ufficiali, 10 volte su 12 con almeno un gol al passivo, in svantaggio in 6 occasioni su 12, ultimo posto nel girone di Champions, -5 dalla vetta in campionato: l’elenco dei dati che preoccupano è lungo. Difficile immaginare uno scenario simile la scorsa estate, quando è stata firmata la pace di Villa Bellini e Conte è rimasto sulla panchina nerazzurra. La squadra era reduce dal secondo posto in Serie A e dalla finale persa in Europa League. Pur senza fare follie sul mercato, c’era la volontà di rinforzarla (cosa effettivamente accaduta) e l’idea era quella di disputare un’annata importante. Una prospettiva, quest’ultima, ancora possibile, ma è innegabile che le premesse non sia buone e che un’inversione di tendenza serva in tempi brevissimi.

EURO-PROBLEMI – Se la Juventus per la settima stagione consecutiva si è qualificata per gli ottavi di Champions (l’ultima volta che non c’è riuscita c’era Conte in panchina…), l’Inter rischia di fallire per il terzo anno di fila questo obiettivo. Nel 2020-21 però esiste la concreta possibilità che possa fare anche peggio rispetto al 2018-19 (con Spalletti allenatore) e al 2019-20 perché in entrambe le occasioni finì terza centrando l’accesso all’Europa League. Adesso, dopo quattro giornate, è addirittura ultima nel girone con appena 2 punti conquistati. Nella sua storia il club di viale della Liberazione non era mai partito così male in Champions, mai non era riuscito a ottenere neppure un successo nei primi 4 match.

SOLUZIONI – D’accordo, il Real è più forte e ha più qualità, ma l’Atalanta è sicuramente più debole del Liverpool eppure ha fatto un’impresa ad Anfield. Il problema è che l’Inter attuale ha smarrito le certezze che aveva accumulato ad agosto, quando aveva una difesa di ferro e una mentalità vincente. E pure i nuovi acquisti, da Eriksen, arrivato a gennaio ma già con le valigie in mano, ai rinforzi estivi (Hakimi, Vidal, Kolarov ecc), stanno facendo una fatica incredibile. Di fatto a fine novembre i nerazzurri sono già in bilico, con il rischio di aver… buttato una stagione.

180′ DECISIVI – Sabato è in programma la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, martedì quella di Champions a Mönchengladbach contro il Borussia. Cosa succederà se l’Inter dovesse perderle entrambe? La posizione di Conte sarebbe a rischio e si inizierebbe a parlare di esonero? Il nome di Allegri tornerà a circolare dopo la scorsa estate è stato a un passo? La società va avanti assicurando che da questa situazione è obbligatorio uscire tutti insieme e che allenatore pugliese non è a rischio, ma la sensazione è che i prossimi due incontri saranno importantissimi. Serve una reazione immediata. Serve che i problemi di gioco, di tenuta difensiva, di carattere e di approcci sbagliati spariscano. L’Inter deve tornare se stessa e Conte deve incidere come ha sempre fatto. Ora non succede più e ad Appiano i pensieri sono tanti.

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