Inter, cessione Suning: il marzo della verità

Entro un mese, la verità. La fine di marzo si avvicina e quello sarà uno snodo fondamentale per capire cosa attende l’Inter. Entro quel termine, infatti, sarà obbligatorio non avere debiti scaduti, altrimenti l’Uefa potrebbe non concedere la licenza necessaria per la partecipazione alle competizioni continentali. Per la verità esistono comunque dei margini di manovra. In merito agli stipendi, ad esempio, l’organismo europeo ha varato giusto la scorsa settimana una circolare che introduce alcune eccezioni al saldo delle mensilità dei dipendenti al 31 dicembre scorso. Per quanto riguarda la rateazione dei cartellini, invece, sono comunque permessi accordi che dilazionino i termini di pagamento. Ma l’Inter ne ha già raggiunto uno con il Real Madrid per la prima tranche del cartellino di Hakimi (circa 10 milioni): è plausibile che Florentino Perez vada nuovamente incontro alle esigenze nerazzurre?

L’impegno di Suning e la Champions da non perdere

Insomma, ci sono abbastanza elementi per immaginare che entro la fine del prossimo mese Suning abbia imboccato una strada definitiva: cessione immediata, oppure rinviata solo di qualche mese grazie all’ottenimento di un prestito ponte, tra i 150 e i 200 milioni, in modo da arrivare a fine stagione. Del resto, senza licenza Uefa, e quindi senza Champions, l’Inter lascerebbe per strada una cinquantina di milioni di ricavi. E il valore del club, privo del più prestigioso palcoscenico continentale, perderebbe di valore, senza contare lo “scossone” a livello di prestigio internazionale. Difficile, quindi, credere che la famiglia Zhang, pur pressata da ben altri problemi in patria, possa correre questo rischio. Al momento, comunque, la linea non cambia (…)

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Cessione Inter, il piano B di Steven Zhang

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