Inter, c’è speranza per Handanovic? Quando Kalac parò tutto col dito lussato

Nel 2008 alla vigilia degli ottavi con l’Arsenal il Milan si ritrovò con il solo Fiori a disposizione. Poi il recupero “miracoloso” e la porta inviolata

Si può giocare in porta con un dito rotto? Si può sopportare il dolore? Si può avere abbastanza sicurezza per bloccare, respingere, effettuare uscite basse e uscite alte? Samir Handanovic ci proverà fino all’ultimo in vista del derby e molto dipenderà dalle sue sensazioni. L’unica notizia positiva è che il dito interessato è il mignolo della mano sinistra. Come ha spiegato Marchegiani su Sky, fosse stato un altro dito sarebbe stato ancora più difficile: “Di solito indice, medio e pollice sono le dita che usa un portiere, il mignolo preoccupa meno. Io lo fasciavo rigido e lo piegavo leggermente”. L’infrazione al dito resta un problema piuttosto “invalidante” per un portiere, tanto che i precedenti di numeri 1 che abbiano giocato nonostante un infortunio del genere sono pochissimi. Uno però c’è, e farà sperare Handa fino alla vigilia: si tratta di Zeljko Kalac nel 2008, quando difendeva la porta del Milan.

Emergenza a Londra

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L’australiano in realtà è il secondo di Dida, che però nel febbraio di quell’anno si ferma per un problema alla schiena. Il 20 febbraio è in programma l’andata degli ottavi di Champions fra Arsenal e Milan, a Londra. Nell’allenamento del 18, però rimedia una lussazione al dito indice: lussazione è non infrazione, ma il dito è l’indice e i giorni di recupero molti meno. Alla vigilia, a Londra, Ancelotti annuncia: “Non ce la fa”. Il Milan si ritrova con il solo Valerio Fiori, 37 anni e soprattutto senza una partita ufficiale dal 2003. Nell’allenamento di rifinitura tutti gli occhi sono su di lui, almeno fino a quando dopo una ventina di minuti non compare dal tunnel anche il lungo australiano. Kalac entra e prova subito qualche presa, poi il preparatore Vecchi lo testa in alcune parate. L’allenamento però viene bruscamente interrotto dal professor Meersseman, responsabile medico dei rossoneri. Entra in campo a passo deciso, ha un battibecco con Vecchi, fa interrompere a Kalac la seduta.

Clean Sheet

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Il giorno dopo Zeljko fa un nuovo test nel riscaldamento, poi al fischio d’inizio è regolarmente in campo. Al primo tiro di Flamini, dopo 36′, i tifosi rossoneri trattengono il fiato: arriva una parata convincente. All’8′ Kalac si cimenta anche in uscita bassa, poi salverà su Fabregas e verrà salvato dalla traversa su una conclusione di Adebayor. Finisce 0-0: non si può chiedere di più a un portiere. Al ritorno Kalac avrà definitivamente superato il problema, ma beccherà due gol: 2-0 Arsenal, Milan eliminato. Ma questa è un’altra storia, che a Handanovic interesserà meno.

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