Inter, c’è l’ombra di De Zerbi su Inzaghi: aprile è decisivo

L’ombra di De Zerbi si è materializzata alle spalle di Inzaghi. Attenzione, nulla è stato ancora deciso sul destino del tecnico piacentino, legato all’Inter fino al 2024. Tuttavia, un addio anticipato è un’ipotesi da non escludere, anzi. Così, almeno in questa fase, si può già identificare un candidato per prendere, eventualmente si suo posto: l’allenatore bresciano, appunto. Peraltro, la sensazione è che il mese di aprile, durante il quale la squadra nerazzurra si giocherà sia l’accesso alla semifinale di Champions sia quello alla finale di Coppa Italia, possa essere davvero decisivo. Inzaghi, presumibilmente, si giocherà la panchina interista facendo ulteriore strada nelle competizioni extra-campionato. Dovesse accadere, infatti, sarebbe complicato immaginare una separazione a fi ne stagione. A patto, però, che all’Inter non sfugga un posto nella prossima Champions, che è l’obiettivo tassativamente da non fallire. D’altra parte, con una doppia eliminazione, un “semplice” piazzamento nelle prime 4 in campionato, con ogni probabilità, non sarebbe sufficiente a Simone per salvare la panchina, alla luce di una lotta scudetto abbandonata troppo presto e, soprattutto, delle 9 sconfitte raccolte in appena 27 giornate.

Serve lo sconto

Volendo sintetizzare, dunque, Inzaghi ha ancora tutte le armi per proseguire l’avventura nerazzurra. In viale Liberazione, però, vogliono essere preparati a qualsiasi evenienza ed è il motivo per cui si riflette pure su diversi scenari alternativi. Il preferito dei quali ha il volto di De Zerbi. E non è un caso che l’Inter abbia aperto il “file” già da qualche settimana. Il tecnico bresciano, infatti, non solo, lo scorso settembre, ha firmato con il Brighton fino al 2026, ma nel suo contratto è inserita una clausola di uscita tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Significa che, per liberarlo, occorre pagare. Si tratta di una cifra sostanziosa e poco compatibile con le disponibilità nerazzurre tuttavia, c’è l’idea che si possa ottenere almeno uno sconto. Nelle prossime settimane, in parallelo con l’evoluzione della stagione della banda Inzaghi, se ne dovrebbe capire di più. Il Brighton, evidentemente, non potrà essere contento di aver ingaggiato un allenatore e di vederlo partire dopo pochi mesi. Ma dopo quanto accaduto con Potter, liberato – in cambio di una ventina di milioni… – appunto per accomodarsi sulla panchina del Chelsea, e sostituito appunto da De Zerbi, è difficile pensare che il club inglese alzi barricate in sormontabili. Anche se l’ipotesi di una separazione a costo zero si può già escludere. Peraltro, sembra che anche il Tottenham stia pensando a De Zerbi, per la prossima stagione. Fermo restando la candidatura forte di Nagelsmann, come si può leggere a parte.

Ma quanto mi costi?

Ad ogni modo, come si può ben intuire, il nodo dell’intera vicenda è necessariamente quello economico. Se l’Inter, alla fine, deciderà davvero di chiudere con Inzaghi a fine stagione, dovrà innanzitutto capire quanto potrà investire per la scelta del nuovo allenatore. La rescissione del contratto di Simone, infatti, potrebbe costare non meno di una decina di milioni di euro, considerati i suoi emolumenti netti da 5,5, più quelli del suo staff. A meno che, in mancanza di un accordo, viale Liberazione non gli continui a pagare lo stipendio, come accaduto per ben due anni con Spalletti. In aggiunta, ci sarà il costo del nuovo tecnico. Che, nel caso fosse De Zerbi, comporterebbe sia il pagamento di almeno una parte della clausola di uscita dal Brighton sia il suo ingaggio. E, poiché il club inglese gli garantisce un paio di milioni di sterline all’anno, non potrà essere inferiore a 3 milioni di euro. Inevitabile, insomma, che l’ultima parola in questo senso sia di Zhang.


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