Inter, c’è la LuLa per Spalletti: così Inzaghi sfida il Napoli

Il tecnico nerazzurro chiama Lautaro: da domani ad Appiano. Le chiavi per il match clou della ripresa del campionato

La telefonata partita da Milano e arrivata a Bahia Blanca è stata entusiasta, squillante, perfino emotiva: una chiamata alle armi vecchio stile, ma non servivano particolari parole per motivare questo Toro, che già di suo è imbizzarrito, neanche fosse dentro a un’arena andalusa. Lautaro Martinez non avrà giocato il suo miglior calcio in Qatar, ma il titolo di campione del mondo ha dato a lui (e a tutta la nazione) un’euforia tale che non passerà con l’arrivo del 2023: l’attaccante, su di giri e travolto da questo lungo festeggiamento patriottico, torna domani ad allenarsi con i compagni ad Appiano e ha l’ambizione di trasferire l’entusiasmo anche nella sua seconda casa, l’Inter. E di contagiare pure il gemello d’attacco belga, a cui il Mondiale non ha lasciato lo stesso stato d’animo, ma con cui potrebbe far coppia subito: Lautaro più Lukaku, la Lu-La dei sogni interisti che è pure il rimpianto più grande nell’altalena della prima parte di stagione, è una possibilità reale e immediata. Anche nella sfida da cui passa il futuro nerazzurro, quella del 4 gennaio contro il Napoli lanciato in fuga.

Idea di coppia

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Simone al telefono è stato chiaro col suo numero 10: “Torna perché abbiamo bisogno di te già alla ripartenza…”. Da parte sua, l’argentino ha ribadito al tecnico di non aver perso la forma e non di aver aggiunto peso in questo suo saltellare (più che legittimo) da una festa all’altra. Il Toro ha goduto del 100% dei giorni concessi dalla società, 10 come per tutti i reduci del Qatar, e poi stasera atterrerà a Milano per concentrarsi dal giorno dopo solo sul campionato: il suo Mondiale da ora si chiama solo scudetto. All’Inter tutti sanno poi che le possibilità di rimonta passano soprattutto dalla riconnessione della Lu-La sulle vecchie frequenze: sul lungo periodo, la coppia titolare non potrà che essere quella che è stata pensata d’estate. E, anche se serve tempo per trovare la vecchia intesa, dopo mesi volati via invano a causa dei guai fisici del belga, la tentazione di scatenarli insieme già col Napoli è forte: sarebbe una palla di demolizione lanciata contro la macchina di Spalletti e forse non prevista.

Assistente

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Certo, la decisione maturerà solo nei prossimi giorni e dipenderà sempre dalla prova del campo. Insomma, occorrerà vedere dal vivo quanto effettivamente sia in palla l’argentino, mentre Romelu continua a dare ottime sensazioni sul tema: prosegue nel suo lavoro, sia in gruppo che da solo, per portare il motore al massimo dei giri. Il suo fisico si scalda un po’ alla volta, quasi per gradi, e ha bisogno di lavorare su diversi aspetti. La crescita di forza, elasticità, riflessi, va di pari passo al raggiungimento del peso forma, sempre intorno ai 101 chili: tutto sta per incastrarsi e al quel punto sarà finalmente vero Lukaku, ovvero l’ariete che butta giù tutte le porte, quello che i nerazzurri hanno voluto sopra ogni cosa. Per tornare in sé, però, Rom ha sempre bisogno di un assistente, di un altro attaccante con cui duettare e che esalti le sue virtù: con Dzeko sta dividendo con profitto gli allenamenti ad Appiano, e giocherà anche oggi col Sassuolo, ma con il Toro l’intesa arriva da molto lontano.

Tentazioni

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A differenza del compagno, Lukaku ha comunque dato una piccola sforbiciata alle ferie post-Mondiale: si è goduto 7 dei 10 giorni di ferie anche perché tornare presto ad Appiano era anche un modo per depurarsi le tossine qatariote. Il ritorno di Lautaro, invece, stupisce se paragonato a quello di altri campioni del mondo attesi dalla nostra Serie A: gli juventini Paredes e Di Maria, ad esempio, la prenderanno comoda. Sono attesi a Torino il 2 gennaio, troppo tardi per la prima giornata di questo campionato-bis. Il Toro, invece, avrà cinque giorni rotondi di allenamento per fare felice Simone (e Romelu) e per dimostrare che al telefono da Bahia Blanca non bluffava. Comunque, nello stesso tempo, il tecnico sta pensando a soluzioni alternative all’agognata Lu-La, se l’uso di Martinez alla fine venisse consigliato solo a partita in corso: il doppio centravanti Lukaku più Dzeko, che si rivedrà oggi al Mapei Stadium, sarebbe nel caso la soluzione più logica. Senza escludere l’idea di piazzare Mkhitaryan dietro a una sola punta, in versione di imprevedibile incursore. Nel caso di mossa armena, però, occhio al centravanti davanti a Micki: le prove di questi giorni farebbero più pensare a Dzeko, presente dal primo giorno di raduno.

Ultima festa

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Lautaro già da domani vorrebbe, comunque, ridurre a zero le tentazioni alternative e ricostruire immediatamente la vecchia Lu-La con Lukaku. Nell’attesa, si è goduto l’ultima parte di festa mondiale: tornato con la fidanzata Agustina a Baires, nel dipartimento di Exaltaciòn de La Cruz ha partecipato alle nozze del compagno di nazionale Nicolas Tagliafico con l’influencer Carolina Calvagni, una delle migliori amiche della compagna di Martinez. La festa, tutta a tema coppa del mondo, l’ha organizzata Claudia Villafañe: sì, l’ex moglie di Diego Armando Maradona. Lei ha abbracciato Lautaro e signora, fatto selfie e parlato dell’amata Italia: da argentina vorrebbe sempre uno show del Toro, in campo ma forse non contro il Napoli.

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