Inter, Calhanoglu già illumina la scena

MILANO – Hakan Calhanoglu, arrivato a parametro 0 dal Milan, ha già fatto vedere di trovarsi molto bene in maglia interista: già ha fatto vedere ottime cose e ha dato spettacolo nell’ultima amichevole, vinta 6-0 contro il Crotone, in cui ha segnato un gol e realizzato 3 assist, successivi all’apertura delle marcature già nella gara contro la Pro Vercelli. Simone Inzaghi ha cercato da subito di fargli vedere che si fida di lui e lo ha voluto far sentire uno dei più importanti del collettivo assieme al portiere Samir Handanovic, visto che molti dei titolari mancano ancora per ferie o motivi fisici: in questi giorni si è anche vista poca tattica ma moltissima preparazione sia atletica che tattica, con il tecnico che ha scelto di sudare sul campo assieme ai suoi ragazzi al netto del fatto che si stanno ancora facendo molti esperimenti in diverse zone del campo, specie le fasce (dove Dimarco e D’Ambrosio sono le opzioni a destra e a sinistra deve ancora arrivare qualcuno). Grande merito, per l’arrivo di Calhanoglu, va dato ai dirigenti Marotta e Ausilio, che hanno fiutato il colpo quando hanno capito le condizioni di Eriksen: più capacità e meno timidezza nel tentare la giocata e potrà giocarsi il posto da titolare nel tridente col duo BarellaBrozovic, indispensabile per per il 3-5-2 voluto dall’allenatore, molto più attento a giocare con il pallone che a curare la parte atletica come faceva, invece, il suo predecessore Antonio Conte. Inoltre, va detto che già i numeri del precampionato sono dalla parte dello stesso Inzaghi, dato che si ritrovò un precampionato super tosto contro 5 top club e il Lugano, risultati così così e pochi gol segnati perché non aveva gli attaccanti mentre Inzaghi, anche grazie alla mancata tourneè americana, ha sfidato con parecchie seconde linee squadre sulla carta deboli (2 di Serie C, il Lugano e i dilettanti del Sarnico), ma i 6 gol rifilati al Crotone non devono passare inosservati. Dietro quest’ultimo risultato c’è tanto lavoro: un altro gol di Satriano, la crescita di Sensi, il ritorno di Brozovic e la vena di Calhanoglu.

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