Inter-Bayern Monaco 0-2: Sané e l’autogol di D’Ambrosio puniscono Inzaghi

Inter-Bayern Monaco, le scelte di Inzaghi e Nagelsmann

Il ko nel derby con il Milan induce Inzaghi ad un drastico cambiamento nell’undici iniziale: fuori Handanovic, De Vrij, Barella, Darmian e Correa, dentro Onana, D’Ambrosio, Mkhitaryan, Gosens e Dzeko. Il terzetto di centrali è completato da Bastoni e Skriniar, Dumfries confermato sulla corsia destra, Brozovic in cabina di regia, Calhanoglu mezz’ala e Lautaro in attacco. Solo qualche piccola modifica per Nagelsmann, reduce dal deludente 1-1 con l’Union Berlino: davanti a Neuer con De Ligt c’è Hernandez anziché Upamecano, Pavard e Davies terzini, Kimmich e Sabitzer mediani, mentre l’esclusione di Musiala e l’inserimento di Muller, trequartista, avanza Mané come terminale offensivo, affiancato ai lati da Sané e Coman.

Inter-Bayern 0-1 al 45′: decide il gol di Sané

Sin dalle prime battute lo spettacolo offerto dalle squadre in campo è all’altezza dell’atmosfera offerta dal Meazza. Il Bayern prova subito a prendere il controllo del centrocampo e in tre minuti produce due importanti occasioni, entrambe con Kimmich: Onana controlla agevolmente la prima e respinge in tuffo la seconda, decisamente più insidiosa. Un’invenzione di Dzeko al 6′, invece, manda in porta Lautaro, con l’argentino che tenta un diagonale che si spegne sul fondo, mentre l’immediata ripartenza bavarese è conclusa (male) da Coman. Si gioca senza sosta e se Muller al 9′ si divora una chance importante, al 12′ Calhanoglu pennella un cross sul secondo palo sul quale si avventa, invano, Dumfries. Il Bayern cerca di soffocare gli avversari con un pressing alto, tanta densità e una manovra avvolgente, l’Inter si affida alla costruzione dal basso per eludere la pressione tedesca ed affidare a Brozovic repentine verticalizzazioni, ma soffre terribilmente in difesa. Coman sbaglia due invitanti suggerimenti per Mané tra il 14′ e il 15′, mentre Dumfries – due minuti dopo – serve D’Ambrosio a rimorchio, sul cui tiro fa buona guardia Neuer. I campioni di Germania crescono, Kimmich prosegue la propria personale battaglia con Onana con altri due tentativi dal limite, arginati dal portiere ex Ajax, che sbarra la porta anche a Muller sia al 23′ che al 24′. Il gol, però, è nell’aria e arriva al 25′: lancio di Kimmich a scavalcare la retroguardia nerazzurra, strepitoso aggancio volante di Sané, che salta netto Onana ed infila a porta ormai sguarnita. Ruggisce San Siro dopo un contrasto tra Kimmich e Lautaro in ripartenza sul quale l’arbitro francese Turpin sceglie di soprassedere, un episodio che stimola l’orgoglio dell’Inter, di colpo più ambiziosa, nonostante lo spavento vissuto per un errore in uscita: sia Calhanoglu che Mkhitaryan, però, sbattono contro il muro tedesco. L’Inter fa che quel può, contro un avversario tecnicamente di un altro pianeta e grazie all’intensità riesce a tratti ad annullarne il gap: l’armeno sale in cattedra, l’altro ex Roma sgomita e si porta a spasso avversari, poi, di testa, soltanto una leggera deviazione gli nega la gioia del gol (35′). Sventato il pericolo, il Bayern torna a macinare gioco e con una semplice accelerazione si crea una tripla occasione al 37′, con Onana che para la potente conclusione di Davies, D’Ambrosio si immola su Muller e Sabitzer non inquadra lo specchio da buona posizione. Un intervento duro di De Ligt su Brozovic costa all’olandese arrivato in estate dalla Juve il cartellino giallo (41′): è l’ultima occasione degna di nota della prima frazione di gioco, che si conclude dopo un minuto di recupero.

L’autogol di D’Ambrosio condanna l’Inter: il Bayern vince 2-0

Pronti, via e l’Inter prova a cambiare marcia, aggredendo il Bayern a tutto campo: tempo due giri di lancetta e uno spunto di Lautaro porta D’Ambrosio a tentare una mezza rovesciata nel cuore dell’area bavarese che non inquadra lo specchio, al 50′ è invece Dzeko ad eludere la marcatura di De Ligt e scaricare in porta un violento destro bloccato a terra da Neuer, quindi al 55′ Skriniar svetta in area sugli sviluppi di un corner, ma la sua zuccata viene respinta. Tedeschi pericolosi al 56′, con Mané che si oppone involontariamente al tentativo di Muller, e al 59′ con Coman, che si destreggia in area e ci prova col mancino, deviato in angolo da Skriniar: la verve nerazzurra espone – inevitabilmente – la squadra a qualche contropiede. All’ora esatta di gioco Neuer si avventura in un rischiosissimo dribbling su Lautaro che sarebbe potuto costar caro, Nagelsmann infuriato ed insoddisfatto reagisce inserendo Goretzka per Sabitzer, non cambiando nulla da un punto di vista tattico, ma moltissimo da uno riguardante lo sviluppo del gioco. Il Bayern torna a carburare, costringendo l’Inter a veri e propri miracoli difensivi per restare in partita: è il caso di Brozovic e Skriniar su un cross teso di Coman e dello stesso difensore slovacco che, di testa, mette in difficoltà Onana, che salva con l’ausilio del palo. Al 66′, invece, un ripetuto scambio di prima a tutta velocità tra Coman e Sané mette fuori gioco tutta la retroguardia nerazzurra, con D’Ambrosio che, in ritardo, è autore di uno sfortunato autogol che vale il 2-0. I ragazzi di Inzaghi, colpiti nel momento migliore, sbandano e Onana evita il tris immediato respingendo coi piedi la sassata di Mané da posizione ravvicinata. Correa per Dzeko, Darmian per Dumfries, Dimarco per Bastoni e De Vrij per Skriniar le quattro mosse del tecnico nerazzurro – probabilmente anche in ottica campionato – ma il copione in campo non sembra mutare: accelerazione improvvisa di Davies, palla che finisce a Goretzka ed Onana che controlla il tentativo dalla lunga distanza (72′). Sul tiro sballato di Muller (73′), Nagelsmann si gioca le carte Gnabry e Upamecano per gli ex Juve Coman e De Ligt poi, dopo una ripartenza interista che non produce gli effetti sperati e la decisiva chiusura di De Vrij su Mané, è il turno di Gagliardini per Calhanoglu. Buona chance per Gnabry all’83’, ma il suo destro termina in curva, mentre sul capovolgimento di fronte, clamoroso errore di Hernandez, che regala il pallone a Gagliardini e Correa che, tutto solo nell’area tedesca, calcia fuori. Il franco-spagnolo fratello del milanista Theo fa quindi spazio a Stanisic, con Musiala che rileva Sané per gli ultimi sei minuti più recupero. 

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