Inter, allenare la mentalità vincente porta tre vantaggi: il capolavoro “giallo” di Conte

Bastoni, Barella, Brozovic e Lukaku sempre in campo malgrado la diffida per innaffiare l’ego di un gruppo in cui la metà non gioca mai e per insegnare la disciplina. Ma soprattutto perché esiste davvero solo la prossima partita

Antonio Conte è un maestro nel martellare se stesso e i giocatori con il lavoro. Anche di notte sogna sovrapposizioni e diagonali difensive, ai suoi chiede intensità anche quando si allacciano le scarpe. Pur in assenza di adrenalina da pubblico, le urla a bordo campo sono uno spettacolo nella spettacolo. La strapazzata di gioia che ha dato ieri a Parma ad ad Hakimi dopo un tackle su Busi fa il pari con il “mordi Gaglia, mordi” sul 3-0 contro il Sassuolo. Conte non stacca mai. E non è un caso che, una volta passato in testa, in carriera non si sia mai fatto riprendere.

Precedente Bologna verso il Napoli: differenziato per Dominguez Successivo Pirlo: "Porto? Ora c'è solo la Lazio. Siamo corti in mezzo, Bonucci e De Ligt in dubbio"