Inter a tutto Dzeko: è l’uomo in più e “stravince” contro Lukaku

L’ex giallorosso sempre più centrale e decisivo nei meccanismi di Inzaghi. Nel confronto con il belga la bilancia (almeno finora) pende decisamente dalla parte del bomber di Sarajevo

Tutti aggrappati alle spalle di Dzeko. Nell’Inter che parte a razzo in campionato, ma anche in quella che tiene duro nei momenti di difficoltà (come nel caso delle rimonte con Verona, Fiorentina, Atalanta e Sassuolo) così come in quella che trova la forza di risalire la china in Champions, c’è la firma indelebile del bosniaco. È lui l’autentica arma in più dei nerazzurri, buona un po’ per tutte le occasioni e a prescindere dalle variazioni di modulo. A dirlo sono prima di tutto i numeri, ben al di là dell’affetto che la tifoseria gli ha già dimostrato e del ruolo centrale che Inzaghi gli ha cucito addosso. Quella che era la principale preoccupazione di inizio stagione dopo la rinuncia a Lukaku si è invece rivelata una delle maggiori certezze di questa nuova Inter costretta a reinventarsi tra fantasia e necessità: lì davanti comanda Edin, guadagnatosi ampiamente i gradi nelle prime undici presenze in nerazzurro.

Il confronto

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I numeri, si diceva, perché quelli parlano chiaro: per il bosniaco già sette reti e due assist nelle prime undici presenze tra campionato e Champions. Un bottino corredato da nove presenze su undici da titolare. Niente male per un attaccante di 35 anni che finora ha sempre marcato presenza e su cui evidentemente c’era troppa diffidenza, soprattutto in relazione al fiuto per il gol. A valorizzare ancor di più il rendimento di Dzeko, anche oltre i numeri già eloquenti, è il confronto con il primo Lukaku nerazzurro. Un parallelismo che, un po’ a sorpresa, stravince il bosniaco in tutti i principali indicatori: nelle sue prime undici uscite ufficiali con l’Inter, il belga ha infatti segnato meno (5 reti in tutto), peraltro senza servire alcun assist (contro i due di Dzeko). Pressoché identici i dati relativi alle presenze da titolare e al minutaggio, ma anche questo va a vantaggio dell’ex giallorosso, gravato dalla bellezza di ben sette anni in più sul groppone. Logicamente non si tratta di stabilire chi sia più forte o più funzionale tra i due, quanto piuttosto di capire quanto possa dare Dzeko all’Inter. In questo senso, finora il bosniaco ha forse superato le attese, incidendo direttamente in almeno due occasioni (contro Atalanta e Sassuolo) e interrompendo il lungo digiuno nerazzurro in Europa con la prima rete allo Sheriff. Nello stesso arco di tempo, invece, Lukaku risultò decisivo solo in una circostanza, nel successo esterno a Cagliari alla seconda giornata di campionato, su rigore. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, il matrimonio tra Dzeko e l’Inter è destinato a dare tanti altri frutti, magari anche più dolci di quelli ai tempi del belga.

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