Inter, a centrocampo in 4 per tre posti: cos’ha in testa Inzaghi

A ogni partita l’allenatore nerazzurro deve fare i conti con il “dolce” dilemma del trio da schierare dal primo minuto

E ora, lì in mezzo, chi sta fuori? Per il centrocampo dell’Inter c’è il gioco delle sedie: quattro partecipanti, solamente tre posti. Calhanoglu, Barella, Brozovic e Mkhitaryan danzano, scattano e sprintano, ma quando la musica si ferma – quando Simone Inzaghi sarà costretto a sciogliere la riserva e decidere chi andrà in campo – per uno di loro non ci sarà spazio negli 11 titolari. E se è vero che il calendario è denso e ci sono tante partite da affrontare, con la necessità dunque di fare rotazioni, è vero anche che ci sono appuntamenti più importanti di altri: a chi si affiderà Inzaghi quando ci sarà da mettere in campo la formazione migliore?

La nuova mediana

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L’infortunio di Brozovic ha provocato un effetto a cascata. Da lì è nato il nuovo Calhanoglu regista, che al momento pare insostituibile davanti alla difesa. E lo spostamento del turco in mezzo ha liberato il posto per Mkhitaryan, che ha sfruttato l’occasione senza farsi pregare e, partita dopo partita, si è scoperto fondamentale. L’unico che è rimasto fermo è Barella, nell’ultimo periodo meno chiacchierato degli altri due titolari ma presenza fondamentale: a Bologna è partito dalla panchina e la sua assenza in mezzo si è sentita, contro il Lecce ha partecipato ai due gol fornendo l’assist a Mkhitaryan e mandando nello spazio Dumfries prima della palla dell’olandese per Lautaro.

Le gerarchie

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Inzaghi ha trovato il nuovo incastro e ora Brozovic deve convincerlo a tornare indietro, allo schema originario. Ma non è scontato che ci riesca: al momento, la mediana formata da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan dà più garanzie. Il turco pare in trance agonistica, l’armeno continua a incidere: nelle ultime due uscite a San Siro in campionato ha segnato gol pesanti, il momentaneo 2-1 con l’Udinese e l’1-0 con il Lecce. Due reti bellissime, che hanno indirizzato partite che avrebbero potuto complicarsi. Brozovic è entrato bene con il Porto, ma per il resto è rimandato. A Bologna, da titolare, è apparso lontano dai suoi standard. Quando c’è abbondanza in un reparto – e nel centrocampo dell’Inter ce n’è eccome – gli allenatori parlano di “bel problema”: Inzaghi riuscirà a sfruttare la possibilità di scelta senza scontentare nessuno? I prossimi appuntamenti saranno Spezia, Porto e Juventus: soprattutto la sfida di Champions e quella a San Siro contro i bianconeri potranno dare segnali importanti sulle nuove gerarchie in mezzo. Nella formazione tipo, al momento Brozovic parte dietro. Chi l’avrebbe mai detto.

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