Tra le grandi leghe europee solo Bayern e Liverpool possono vantare una media-gol superiore ai nerazzurri
Parlare di “attacco”, in riferimento all’Inter, appare riduttivo. Quello costruito da Simone Inzaghi è un sistema offensivo che coinvolge tutti e funziona alla grande, che ha estremizzato il concetto di gol “da quinto a quinto” – emblema del 3-5-2 – arrivando in porta grazie ai difensori, con Skriniar pescato da Bastoni nel gol partita contro la Lazio. L’ex Atalanta in precedenza aveva sbloccato la partita: è il 16° marcatore nel campionato interista. Nessuno in Europa, considerando i migliori cinque campionati, ha fatto meglio: in vetta con i nerazzurri ci sono Atalanta, Hoffenheim, Manchester City e Chelsea.
Media gol
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I gol segnati in questa Serie A dai campioni d’Italia sono 51: nessuno tiene il passo nel nostro campionato (il secondo miglior attacco è il Milan, a quota 46), ma anche allargandosi all’estero si fa fatica a trovare di meglio. Gli uomini di Inzaghi hanno segnato fino a questo momento 2,55 reti a partita: solamente Bayern Monaco (3,17) e Liverpool (2,6) possono vantare una media migliore. L’Inter è al livello delle corazzate, tiene dietro il Manchester City (2,52) ed è lì con i Reds, prossimi avversari negli ottavi di finale di Champions League. In tutto questo c’è una fase difensiva che funziona, a dimostrazione di un perfetto equilibrio trovato negli ultimi mesi: il pasticcio tra Handanovic e i difensori in occasione del gol di Immobile ha interrotto una striscia di sei partite senza subire gol in campionato, ma solo il Napoli (15 gol incassati contro 16) è davanti ai nerazzurri nella classifica delle reti subite.
Senza sosta
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Se la fase difensiva è stata aggiustata in corso d’opera, la produzione offensiva è sempre stata florida. Tutto è partito dall’esordio contro il Genoa, un 4-0 che ha fatto subito ben sperare e che ha dato il via a più di un girone di reti a cascata: l’Inter ha segnato in tutte le partite di questo campionato, traguardo raggiunto solamente dal Bayern Monaco nei cinque principali campionati d’Europa. Cambiano gli interpreti – rotazioni in attacco, Calhanoglu assente – ma non la sostanza: il sistema di Inzaghi produce senza sosta. Anche grazie ai difensori, sempre più parte integrante di una fase offensiva di primo livello. Anche in Europa.
10 gennaio 2022 (modifica il 10 gennaio 2022 | 12:55)
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